L’influenza australiana bussa già alla porta, parla il professor Fabrizio Pregliasco direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. Metterà k.o. centinaia di migliaia di persone nelle prossime settimane con sintomi come febbre, spossatezza, dolori muscolari. Bambini e adulti, dopo un’incubazione di 1-2 giorni, sono destinati a rimanere in casa per almeno 4-5 giorni, secondo la durata media della malattia. L’influenza rischia di condizionare anche le imminenti vacanze di Natale e Capodanno.
Il picco infatti, secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e professore all’Università Statale di Milano, arriverà proprio “nel periodo natalizio quando si arriverà a 150mila casi giornalieri, per un totale stagionale di 10 milioni di casi a Capodanno”. Ma quanto durano i sintomi? “Studiare” l’influenza “è la mia passione e posso dire che l’australiana, che è già arrivata, renderà la stagione molto tosta. Farà dei morti, come sempre – ha sottolineato l’esperto – e il range delle persone che vengono a mancare per l’influenza vanno dai 5mila ai 20mila”.
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Influenza australiana, sintomi e come colpisce: i bambini i più esposti
La prima fascia ad essere colpita è quella dagli 0 ai quattro anni. “I bambini hanno una minore risposta immunitaria e un minore bagaglio rispetto a infezioni pregresse”, spiega Fabrizio Pregliasco. A fare il punto sui sintomi è Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg).
“L’influenza arriva con i soliti sintomi: una grande febbre con i brividi, dolori articolari, spossatezza. Dura qualche giorno, non c’è da allarmarsi, a meno che non si sia di fronte a una persona vulnerabile, anziana o con sintomi particolari. In questo ultimi casi il medico deve intervenire tempestivamente. Altrimenti si usano i normali farmaci sintomatici e, soprattutto, niente antibiotici”, sottolinea l’esperto.
La rapida diffusione del virus è legata al fatto che “ci sono meno protezioni, non si usa più la mascherina né altre precauzioni. Ci stiamo avvicinando alle feste natalizie, la gente circola molto. Quello che vogliamo ricordare, soprattutto ad anziani e fragili, è che l’influenza si prende nei luoghi affollati. E se ci si vuole proteggere, il suggerimento è usare la mascherina nei posti molto frequentati”, conclude Cricelli.
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