Un terribile incidente questa mattina sull’autostrada a4 ha causato forti rallentamenti; tutte da accertare le cause dello schianto, avvenuto tra gli svincoli di Montebello Vicentino e Montecchio Maggiore in direzione Venezia, che ha coinvolto più mezzi: nello specifico sei auto ed un mezzo pesante. L’incidente si è verificato verso le 8.45 di questa mattina, martedì 6 giugno, sul posto i vigili del fuoco arrivati da Lonigo e diverse ambulanze del 118. Intervenuta anche la Polstrada e il personale ausiliario di autostrada che hanno deviato il traffico in una sola corsia.
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Le operazioni di soccorso sono andata avanti per ore: i vigili del fuoco arrivati da Lonigo hanno messo in sicurezza i mezzi ed estratto da una Fiat 500 rovesciata, il passeggero rimasto incastrato tra le lamiere. Pesante il bilancio: cinque feriti. Si tratta solo dell’ultimo incidente in ordine di tempo. Sabato 3 giugno, l’autostrada A4 è stata teatro di un altro incidente.
Montebello, incidente sull’autostrada A4: cinque feriti
Scrive Veronasera: “Secondo quanto riferito dai soccorritori del Suem 118, il sinistro sarebbe avvenuto tra i caselli di Soave e Verona Est e risalirebbe alle ore 20.30 , quando una vettura sarebbe autonomamente fuoriuscita di strada. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, oltre a un’ambulanza infermierizzata ed un’automedica”.
“In base a quanto si apprende, una persona risulterebbe ferita gravemente ed è stata portata d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale di Verona Borgo Trento. Presenti in zona anche gli agenti della polizia che hanno svolto i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente”. Gli incidenti stradali continuano ad essere la prima causa di morte tra i giovanissimi.
Infatti gli ultimi dati ISTAT disponibili (relativi al 2021) ci dicono che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nella fascia d’età 15-29 anni, il 35% del totale. Nettamente davanti a suicidi (12%) e tumori (13%). Come emerge dall’analisi effettuata dal portale Skuola.net, in termini assoluti, ci sono stati 566 decessi under 30, quasi un quarto del totale; a cui vanno aggiunti oltre 60mila feriti. Sbaglia, però, chi pensa che questa sia una piaga solo generazionale.