Una famiglia di etnia Rom – il clan Spinelli, noto nella zona – aveva un vero tesoro: a scoprirlo – e sequestrare tutto – Polizia e Guardia di finanza di Pescara. Le cifre sono da capogiro: un milione e 316mila euro in beni mobili e immobili. Si tratta di due fabbricati nella città abruzzese, un compendio a Civitella del Tronto (Teramo) – tre unità immobiliari con annesse pertinenze – e sette auto. L’operazione è il risultato di un articolato lavoro investigativo della Divisione anticrimine della questura con la Polizia tributaria della Finanza, nell’ambito di misure di prevenzione del codice delle leggi antimafia, per arrivare alla successiva confisca. Per cinque persone della famiglia – gravate da precedenti penali e segnalazioni di polizia per reati quali traffico di droga e truffa ad anziani – è stata disposta la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Pescara per tre anni.
Si tratta di persone gravate da precedenti penali e segnalazioni di polizia per traffico di stupefacenti, truffa in danno di anziani e reati di tipo predatorio e per lo Stato erano tutti privi di una attività lavorativa lecita per cui si ritiene che le ricchezze accumulate derivino dalle attività illecite.
Dal 2007 ad oggi questo tipo di attività, portata avanti sulla scorta della stessa normativa, ha consentito di sequestrare e confiscare beni per oltre 37 milioni di euro e applicare la misura della sorveglianza speciale in capo a 127 persone.
Museo arruola due mendicanti rom per esporli come opera. E il compenso è da fame…
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