Stanno iniziando a parlare i supporti informatici che, per ordine della procura bergamasca, vennero sequestrati a giugno nella casa gialla di Massimo Giuseppe Bossetti, il quale da due mesi e cinque giorni si trova in carcere, cella d’isolamento. La notizia è data dalla Repubblica oggi in edicola. Il muratore cercava tredicenni dei siti pedofili. La “ricerca” parla chiaro: digitata la parola “tredicenni”, seguita da caratteristiche e dettagli porno…