Cascò dall’incubatrice facendo un volo di un metro. Una caduta rovinosa per una neonata di pochi giorni che nell’impatto riportò una frattura al cranio. A provocare l’incidente fu l’oblo del dispositivo medico rimasto aperto. Ora l’intero reparto di neonatologia del nosocomio cui era affidato il compito di sorvegliare la bambina, è sotto processo con l’accusa di lesioni colpose. La piccola, nata insieme con gemellina la notte di capodanno del 2011, è ancora in cura da un logopedista per prevenire eventuali problemi legati allo sviluppo delle facoltà cognitive poiché le conseguenze dell’incidente sono tuttora ignote a distanza di tre anni. L’incidente si è verificato al Fatebenefratelli sulla Tiberina la notte del 23 gennaio del 2011. Citati sul banco degli imputati dal pm Claudia Alberti sono due medici – Laura Coia e Camilla Gizzi – e cinque infermieri. Il processo servirà per capire chi abbia avuto la responsabilità di non aver controllato che l’oblo fosse chiuso quando vi fu riposta la bambina.
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