Per la prima volta a Roma, viene descritta in maniera organica la dinamica inventiva e produttiva di uno dei maggiori incisori e pittori del Settecento veneziano, grazie all’esposizione ai Musei Capitolini, dal 3 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015, di un cospicuo numero di fogli provenienti da istituzioni museali, fondazioni e collezioni private. Nella storia della cultura figurativa europea l’impressionante quantità e varietà dei disegni dei Tiepolo si staglia come un grandioso monumento della grafica settecentesca.
L’ arte di Giambattista Tiepolo trova infatti il proprio geniale elemento fondante nel disegno, aspetto che lo vide esprimersi quale fecondissimo artefice e insieme cifra con la quale seppe organizzare e dirigere la produzione di una singolare bottega famigliare, guidando l’attività grafica dei figli Giandomenico e Lorenzo in quello che fu l’ultimo grande esempio di una secolare tradizione veneziana di atelier.
Le quattro sezioni della mostra “Tiepolo: i colori del disegno”, curata da Giorgio Marini, vicedirettore del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, e dai ricercatori veneziani Massimo Favilla e Ruggero Rugolo, riuniscono quindi disegni e una scelta di acqueforti secondo nuclei tematici salienti, declinandole al contempo secondo la gamma delle loro modalità tecniche: dal progetto ai ‘pensieri’, dai ‘ricordi’ ai ‘divertimenti’ e alle repliche sempre originali di Giandomenico e Lorenzo, come esercizio emulativo dell’opera paterna. Ad essi si aggiunge una calibrata selezione di dipinti, con il compito di introdurre e in qualche modo rappresentare gli esiti pittorici di ciascuna tipologia grafica.