Un destino beffardo si è accanito su una famiglia di scalatori. È morto ieri a Nuoro, in Sardegna, il noto climber Hannes Hofer di 27 anni. L’incidente è avvenuto sulla parete sud di Pedra Longa, monolite calcareo che spunta dal mare e raggiunge i 128 metri d’altezza, lungo la costa di Baunei, alcuni chilometri a nord di Santa Maria Navarrese. Hannes è caduto per circa trenta metri. L’incidente è avvenuto intorno alle 13 ed è stato l’amico che era con lui a lanciare l’allarme.
I soccorsi non hanno tardato visto che lì vicino gli operatori del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza stavano effettuando un’esercitazione. Purtroppo però i tentativi di rianimazione non hanno sortito alcun effetto a causa della gravità delle ferite riportate. Hofer è morto durante il tragitto in ospedale. Il 27enne era considerato un esperto, era anche campione di snowboard parallelo, tanto da essere stato convocato in nazionale. Per la sua famiglia si tratta della seconda tragedia di questo tipo. (Continua a leggere dopo la foto)
Nel 2016 anche la sorella di Hannes, Helene, era precipitata dalla cima Santner, un enorme sperone di roccia di oltre 2000 metri che si erge sopra il centro di Siusi, comune di Castelrotto nella provincia autonoma di Bolzano. Era giovedì primo settembre, ma il corpo della ragazza, anche lei 27 anni, è stato ritrovato il giorno dopo. Nello stesso incidente aveva perso la vita anche Andreas Kopfsguter, 25 anni, di Villabassa. (Continua a leggere dopo la foto)
Pochi mesi fa, ad agosto, la stessa sorte era toccata a Giuliano Stenghel, alpinista roveretano molto conosciuto e considerato un acrobata delle ascensioni. In questo caso l’incidente è avvenuto su una scogliera a Tavolara, un’isola a nord-est della Sardegna. Fondatore e presidente dell’associazione benefica Serenella, Stenghel aveva 67 anni ed era soprannominato dagli scalatori “Sten” o anche “maestro del friabile” per le sue grandi abilità. (Continua a leggere dopo la foto)
Negli ultimi anni gli incidenti nell’ambito dell’arrampicata sportiva si sono moltiplicati per l’aumento del numero degli appassionati. Secondo gli esperti la quasi totalità degli incidenti è imputabile ad errore umano. In particolare tra le cause più frequenti troviamo un uso non corretto dei freni da parte dell’assicuratore, un nodo eseguito in modo errato o incompleto, assicuratore troppo distante dalla parete e lasco di corda eccessivo e infine sicura troppo statica da parte dell’assicuratore.
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