L’ordine dei Frati Premostratensi ha espulso padre Graziano, il sacerdote, ora ex, che sta scontando a Rebibbia i 25 anni di reclusione ai quali è stato condannato in via definitiva per omicidio e occultamento di cadavere di Guerrina Piscaglia.
La conferma arriva dall’avvocato Riziero Angeletti. L’ex religioso congolese sta scontando la pena per la scomparsa e la morte di Guerrina Piscaglia, casalinga 50enne di Ca’ Raffaello, nel comune di Badia Tedalda nell’aretino, con cui avrebbe avuto una relazione sentimentale, misteriosamente scomparsa nel nulla il 1° maggio 2014. (Continua a leggere dopo la foto)
“Vado incontro a quello che mi aspetta, anche se non è una sentenza giusta – aveva detto padre Graziano subito dopo la sentenza- . Sconterò quello che devo scontare anche se non lo merito”. L’ordine dei Premostratensi, che lo aveva accolto nella fase dei domiciliari, gli ha revocato ogni tipo di incarico e il religioso non può più celebrare la Santa Messa o altre funzioni religiose. (Continua a leggere dopo la foto)
In atto anche l’iter del Vaticano volto alla riduzione allo stato laicale di Alabi, congolese, 50 anni. Gratien Alabi, che fu incastrato da messaggi col cellulare e bugie, continua a negare di aver ucciso la Piscaglia e averne fatto sparire il corpo. Il 1 maggio la donna pranza a casa dei suoceri. Sono passate da poco le 14 quando invia un sms a Padre Graziano e gli dice: “Vengo lì, cucino il coniglio e poi facciamo l’amore”. (Continua a leggere dopo la foto)
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A questo sms il frate avrebbe risposto che “Il coniglio lo ha già preparato un’altra donna”. Guerrina avrebbe poi insistito per vederlo e l’uomo avrebbe risposto dicendo che la porta della canonica era aperta. Guerrina entra in quel posto e non nessuno la incontra più.
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