Una studentessa dell’istituto alberghiero di Adria (Rovigo) che ha ricevuto una ammonizione scritta dal preside dopo aver sostenuto che gli immigrati “fanno morire di fame chi è nato in Italia: lavorando per un tozzo di pane riducono sul lastrico i lavoratori italiani”. L’episodio è avvenuto durante un incontro a scuola sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza: “L’ammonizione – puntualizza il preside Romano Veronese – è stata data esclusivamente per i toni e l’atteggiamento poco rispettoso nei confronti dei relatori con cui la studentessa ha accompagnato le parole, non per i contenuti espressi”. Precisazioni che non hanno convinto il vice presidente del Senato Roberto Calderoli: “Siamo ormai alla follia più totale – commenta l’esponente della Lega – Il razzismo al contrario ha raggiunto livelli che mai mi sarei immaginato, non si può dire più nulla contro gli invasori, non è consentito chiamare zingari e clandestini col loro nome”.