Difficile comprendere e accettare ciò che è successo alla povera Giulia, una studentessa universitaria di 24 anni trovata morta in bagno nell’abitazione che condivideva con altri coinquilini per motivi di studio. I suoi familiari e amici non riuscivano a mettersi in contatto con lei telefonicamente, dunque è scattato l’allarme ed è stata fatta la scoperta più terribile.
Era tornata nella casa di Bologna, dove viveva con altre persone perché frequentava la facoltà di medicina nell’ateneo della città. I suoi amici sono addolorati e, come riferito dal Messaggero Veneto sul suo sito, hanno fatto sapere che “era una ragazza che aveva una gran voglia di vivere. Non siamo pronti a ricordare, per noi lei è come se fosse ancora lì a Bologna a studiare”.
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Giulia trovata morta in bagno: addio alla studentessa universitaria di 24 anni
Giulia Gambron, questo il nome completo della 24enne morta, era originaria di Rorai Grande a Pordenone ma appunto viveva in un appartamento a Bologna. Era tornata in Emilia-Romagna da pochi giorni per preparare gli esami della sessione invernale, dopo aver trascorso le festività natalizie nella sua terra di origine, ma era sola al momento della sua scomparsa. Devastati dal dolore la mamma Cristina, il papà Paolo e la sorella Caterina. Si era diplomata al liceo scientifico Grigoletti di Pordenone prima di prendere la decisione di studiare medicina e chirurgia.
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Stando al racconto di chi la conosceva, Giulia non avrebbe mai avuto motivo di suicidarsi. Quindi, escludendo l’atto estremo e volontario, l’ipotesi più accreditata è che sia deceduta per un malore improvviso. Ma saranno gli esami medici ed eventualmente l’autopsia a chiarire ogni dubbio. Il suo cadavere è stato ritrovato venerdì 10 gennaio. Non si sa ancora quando saranno svolti i funerali. Rattristato anche il sacerdote della parrocchia frequentata dalla studentessa fino a Capodanno.
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Don Flavio Martin ha detto che “è stata una disgrazia. Avevamo passato l’ultimo dell’anno insieme. Ci eravamo salutati il 2 gennaio. Poi è ripartita per Bologna per studiare in tranquillità perché aveva gli esami a breve. Giulia era una ragazza più che solare. È cresciuta qui in parrocchia, passando per tutte le fasi della vita nella nostra comunità, da bambina ad animatrice. Era presente alle attività nei centri estivi, i punti verdi, alla sagra. Per noi è una grande perdita“.