Morte Giulia Cecchettin, chi c’è dietro l’orrore sul papà Gino. Il caso della giovane 22enne uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta ha suscitato molto clamore in tutta Italia. Prima le speranze infrante di ritrovare la ragazza viva, poi le immagini video e le pesanti accuse all’ex, quindi l’arresto e la confessione di quest’ultimo. In seguito alcuni si sono soffermati sulla sorella di Giulia, Elena, nei confronti della quale sono state mosse accuse addirittura di satanismo.
Recentemente qualcuno ha pensato bene di attaccare pure il papà di Giulia, Gino Cecchettin, che, lo ricordiamo, oltre alla figlia un anno fa aveva perso anche la moglie. L’uomo negli ultimi giorni è apparso diverse volte in tv sia per parlare del suo dolore sia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul femminicidio. Alcune persone, però, hanno accusato il padre della ragazza uccisa di sfruttare la morte della figlia per promuovere la propria azienda.
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Chi c’è dietro le assurde accuse a Gino Cecchettin
L’avvocato di Gino Cecchettin, Stefano Tigani, ha annunciato che sono partite diverse denunce nei confronti degli attacchi diffamatori all’uomo. C’è una querela per diffamazione alla Polizia postale anche per i messaggi contenenti frasi di odio e video deliranti rivolti a Giulia via web. Elena, la sorella di Giulia, ha invece denunciato il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che in un post aveva scritto che la ragazza “ha simboli satanici e fa la recita”.
Adesso in difesa di Gino Cecchettin si schiera il noto virologo Roberto Burioni che su X ha scritto un post di solidarietà nei confronti del papà di Giulia: “Prima no-vax, poi pro-Putin, adesso insultano il padre della povera ragazza uccisa. Sono sempre gli stessi, controllate pure“. Insomma il volto noto sostiene che dietro questi attacchi social si nascondano sempre gli stessi.
Prima no-vax, poi pro-Putin, adesso insultano il padre della povera ragazza uccisa. Sono sempre gli stessi, controllate pure.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) December 10, 2023
Intanto l’avvocato dell’uomo ha dichiarato: “È spaventoso dover vedere azioni simili in una tragedia di queste dimensioni e nel dolore che la famiglia sta vivendo. È doveroso assumere ogni iniziativa conseguente”. In uno dei messaggi si rivolgeva a Gino Cecchettin l’accusa di aver addirittura calcolato la reazione al dramma per promuovere la sua azienda, nonostante la volontà dell’uomo di prendersi una pausa dal lavoro. “Abbiamo tre mesi di tempo per agire penalmente – ha spiegato il legale – e siamo pronti a presentare anche cento denunce se necessario”.
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