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C’è chi lo butta in un fosso, chi lo esclude, e chi gli cambia nome. Così Gesù diventa Perù. Il motivo? Così ha deciso una maestra della classe terza della scuola primaria Beato Odorico da Pordenone di Zoppola la per non urtare la sensibilità dei bambini stranieri. A riportare la vicenda, dai tratti grotteschi e surreali, è stato il Messaggero Veneto.
A scoprire la vicenda sono stati i familiari di due fratelliniche durante il pranzo di Natale hanno intonato a casa la canzoncina imparata a scuola. I genitori hanno allora chiesto spiegazioni. La notizia si è diffusa in poco tempo e sui social sono state postate molte critiche nei confronti della maestra e della scuola. Insomma una vera e propria bufera che ha tirato in causa anche la politica. “Non posso entrare nel merito di questo singolo episodio non solo perché non ho assistito al fatto, ma anche perché il Comune non ha competenze in materia. La nostra Costituzione riconosce, infatti, la libertà d’insegnamento che significa libertà per il docente di scegliere il metodo di insegnamento, sempre, però, nel rispetto della libertà di opinione dei singoli alunni. (Continua dopo la foto)
Quello che mi preme sottolineare – prosegue la prima cittadina Francesca Papais- è che la scuola di Zoppola è sempre stata aperta a tutti e ha educato i ragazzi ai più autentici valori umani e cristiani, senza ideologia né retorica. La tolleranza e l’apertura verso tutte le culture e le religioni è un patrimonio storico del Friuli Venezia Giulia, ma va posta molta attenzione in tutti quegli atti che potrebbero apparire come unacensura delle tradizioni cristiane, alle quali in vario modo fa riferimento un grande patrimonio di valori che si è largamente trasfuso nel sentire collettivo e nelle istituzioni”, ha detto il presidente della Regione, Debora Serracchiani. (Continua dopo le foto)
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Pronta anche la reazione di Giorgia Meloni, che su Facebook ha scritto: “Roba da matti: ormai il politicamente corretto ha superato ogni limite di decenza ed è diventato grottesco e ridicolo”.
Interrogata sull’accaduto. La dirigente dell’istituto scolastico si è dichiarata estranea alla vicenda: “Non sapevo nulla dell’iniziativa della maestra. Se si ritiene che certi tipi di testi possano arrecare disagi a qualcuno, si devono scegliere canzoncine senza determinati riferimenti. Ho parlato con l’insegnante che ha fatto imparare ai bambini la versione modificata di Minuetto di Natale: è una maestra valida e preparata, con ruoli importanti all’interno dell’istituto. Ha ammesso di aver sbagliato, è dispiaciuta e mi ha assicurato che una cosa simile non si ripeterà. Dal canto mio, l’ho richiamata verbalmente, visto che le sanzioni previste dall’ordinamento didattico, a mio parere, devono essere applicate per situazioni più gravi”.
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