Dopo un delicatissimo intervento neurochirurgico e ventitre giorni di coma indotto, Francesco Traiano, il titolare del bar-tabacchi ‘Gocce di caffè’ di via Guido Dorso e del panificio ‘Briciole di Pane’, a Foggia, è morto. Il 38enne era rimasto ferito il 17 settembre scorso, durante una rapina nel locale di via Guido Dorso, in una zona semicentrale della città pugliese. Da quel momento era stato ricoverato nel reparto di rianimazione del Policlinico Riuniti dove era ricoverato da giorni in condizioni disperate.
Questa mattina il decesso. “Nonostante gli sforzi fatti, purtroppo è stato accertato il decesso di Francesco Traiano”. Questa la breve nota diffusa alla stampa dall’ospedale foggiano. Come riporta l’Ansa Puglia, Traiano “Era stato colpito da una violenta coltellata all’altezza dell’occhio sinistro durante una colluttazione con i rapinatori: tre malviventi avevano fatto irruzione nel bar e si erano diretti alle casse per impossessati di poco meno di 100 euro. A quel punto il 38enne aveva reagito ed era stato ferito”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ha lottato con tutte le sue forze Francesco Traiano, dal tragico pomeriggio del 17 settembre scorso, ma non è bastato. – ha detto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giannicola De Leonardis – Come non sono bastati l’impegno, la professionalità e l’abnegazione dei medici e del personale del Policlinico Riuniti che hanno cercato in tutti i modi di salvarlo, e le preghiere dei suoi familiari, dei suoi amici e di una comunità – la nostra comunità – sconvolta e stordita da una ferocia gratuita e insopportabile”. (Continua a leggere dopo la foto)

E ancora: “I suoi sogni, i suoi progetti, la sua giovane vita non sono stati ritenuti degni di considerazione da feroci assassini senza uno straccio di pietà, di coscienza, di rimorso. La sua morte è una notizia terribile che scuote profondamente ognuno di noi, suscita dolore, amarezza e rabbia, e getta ancora una volta pesanti nubi sul presente e sul futuro di una città che piange l’ennesima vittima della criminalità, della violenza. Una città che si deve stringere attorno ai familiari, e deve onorarne la memoria con la ferma condanna, la denuncia e l’isolamento di tali criminali, in attesa di una risposta dello Stato all’altezza delle aspettative e delle esigenze”. (Continua a leggere dopo la foto)


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Sulla vicenda sono in corso le indagini degli agenti della squadra mobile di Foggia. Si fa decisamente più grave la posizione dei rapinatori, che però non sono stati ancora identificati. Nel 2003 la sorella di Francesco, Giovanna, fu uccisa con un colpo di pistola alla testa dal marito.
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