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Fortuna e gli altri bimbi, nelle intercettazioni tutti i segreti del palazzo degli orrori

  • Italia

È nelle intercettazioni, come riportano Il Messaggero e La Repubblica, che si cerca la verità sulla morte della piccola Fortuna Loffredo. La bimba, di appena sei anni, nel giugno scorso precipita da un balcone, nella propria abitazione al Parco Verde di Caivano (Napoli). Quando cade, c’è un uomo di 38 anni accanto al suo corpo. È il primo a prestare soccorso a Fortuna e a condurla in ospedale. Ora è in carcere con l’accusa di aver abusato di un’altra bambina, 12enne. Accuse da brividi nei confronti di un presunto pedofilo. Il fermo è stato convalidato il giorno della vigilia di Natale. La Procura di Napoli Nord lo aveva messo sotto la lente ipotizzando che il 38enne, proprio perché era stato il primo a sopraggiungere dopo la misteriosa caduta di Fortuna, accompagnandola poi in ospedale, potesse aiutare a fare chiarezza sulle circostanze dell’evento. 

Ma dalle intercettazioni, è emerso anche altro: l’orrore di una violenza sessuale ai danni di una minore. L’episodio, scrive il procuratore Francesco Greco, che con i pm Federico Bisceglia e Claudia Maone coordina le indagini dei carabinieri, “non appare presentare alcun profilo di connessione o collegamento, se non di mera occasionalità, con la vicenda della morte della piccola Fortuna”. Anche lei però, è emerso dall’autopsia, era stata abusata. Ecco perché l’avvocato Angelo Pisani, che assiste il papà della bambina, chiede “alla luce delle coincidenze, di approfondire tutti i profili già tracciati e anche la comparazione del dna con tutte le tracce emerse dopo la morte della bambina”.

Ipotesi choc, specie se calata in un contesto a rischio, in quel palazzone del Parco Verde di Caivano: il 27 aprile del 2013, sulla strada dello stesso condominio popolare, viene trovato il cadavere del piccolo Antonio Giglio. Aveva su per giù la stessa età di Fortuna, era un suo amichetto di giochi e la sua morte inizialmente venne attribuita a un evento accidentale. Alla luce di quanto emerso a carico del vicino 38enne, il caso potrebbe essere completamente riscritto. 

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