Follia omicida: una disputa banale finisce in tragedia. Un episodio di violenza assurda ha sconvolto una tranquilla comunità. Questa mattina, poco prima delle 7, una lite apparentemente banale è sfociata in un omicidio, lasciando tutti increduli per l’assurdità della vicenda.
Una guardia giurata di 40 anni, appena rientrata dal turno di notte, ha visto il passaggio verso la sua abitazione ostruito dalle auto dei parenti. Accecato dalla rabbia, si è diretto verso la casa degli zii per affrontarli. Dopo un’animata discussione, l’uomo ha estratto una pistola e ha aperto il fuoco, uccidendo lo zio e ferendo gravemente il cugino, un avvocato civilista di 47 anni.
Fa una strage in famiglia e poi tenta il suicidio, un intero paese nel panico
La sparatoria ha scatenato il panico nel quartiere. Secondo quanto riportato dal Messaggero, il conflitto tra le famiglie per questioni di servitù di passaggio e confini andava avanti da tempo, sfociando in contenziosi legali. Tuttavia, nessuno avrebbe potuto prevedere un esito così tragico e assurdo.
L’omicidio è avvenuto a Veroli, in località Castelmassimo, al confine con Frosinone. La vittima è Silvio Scaccia, 75 anni, mentre il ferito è suo figlio Mariano (47 anni). Sul posto è giunto il personale sanitario con l’ambulanza. Per l’anziano non c’era più nulla da fare. Il 47enne invece è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone. È stata necessaria un’operazione per intervenire sulle ferite provocate dall’arma da fuoco, il paziente è ricoverato e si trova in prognosi riservata.
Dopo l’omicidio, Alessandro Dell’Uomo, il responsabile della sparatoria, sembra avesse propositi suicidi, ma è stato rintracciato da alcuni amici. Successivamente, ha contattato il suo avvocato di fiducia e si è consegnato ai carabinieri. Attualmente, è in stato di fermo presso il comando dei carabinieri di Frosinone.
Il pubblico ministero Vittorio Misiti segue da vicino il caso, mentre gli uomini dell’Arma continuano gli accertamenti per chiarire i dettagli di questa drammatica vicenda. Resta lo sgomento per un atto di violenza così brutale scatenato da motivi tanto futili, un promemoria tragico dell’incontrollabilità delle emozioni umane quando esasperate.