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“La decisione in carcere”. Omicidio Giulia Cecchettin, cosa succede a Filippo Turetta

  • Italia
Filippo Turetta cella singola libri e niente lenzuola

Alla polizia tedesca, subito dopo l’arresto, Filippo Turetta aveva detto: “Ho ammazzato la mia fidanzata, ho vagato questi giorni perché cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello alla gola, ma non ho avuto il coraggio di farla finita”. Ieri al Gip, in lacrime, non aveva fatto che sostanzialmente confermare, seguendo un filone narrativo molto simile.

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“Mi spiace. Voglio pagare per aver ucciso Giulia. Sono affranto, dispiaciuto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata. Sto cercando di ricostruire nella mia memoria le emozioni e quello che è scattato in me quella sera”, ha detto.


Filippo Turetta: cella singola, libri e niente lenzuola

E ancora: “Fin da subito era mia intenzione consegnarmi e farmi arrestare. Questa era la mia intenzione. Ora sono molto stanco e non mi sento di aggiungere altro”. E niente altro ha voluto aggiungere la famiglia che ha scelto per ora di non incontrarlo. “La famiglia ha preferito prendere altro tempo e far slittare un faccia a faccia ad alta intensità emotiva”, racconta Adnkronos riprendendo le parole dell’avvocato Giovanni Caruso.

Filippo Turetta cella singola libri e niente lenzuola

“Bisognerà preparare, con il supporto psicologico, il ragazzo ma anche la madre e il padre al primo incontro dietro le sbarre”. Dietro le sbarre la vita di Filippo scorre sospesa dal tempo. La direzione del carcere ha deciso di adottare tutte le misure che la prassi prevede per soggetti come Turetta che hanno parlato apertamente di suicidio. Racconta il Messaggero come: “Sul letto di Turetta c’è una coperta, ma nessun lenzuolo per evitare pericoli. Gli unici abiti a sua disposizione sono quelli forniti dal carcere”.

Filippo Turetta cella singola libri e niente lenzuola

E ancora: “Solo quando (e se) passerà al reparto “protetti”, i familiari potranno consegnargli il pacco con una lista di 26 possibili articoli, da un pettine o spazzola di plastica a matite o una scatola di colori in legno, passando per i vestiti puliti e di foggia conveniente”.


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