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“Fermatevi, assassini”. Laura muore investita, i testimoni fermano l’auto pirata: poi la scoperta

  • Italia
Incidente a Viareggio, Laura Chiricuta morta a 46 anni

Alcuni cittadini presenti in strada hanno gridato all’indirizzo dell’auto “assassini”, mentre stava proseguendo la sua marcia per poi fermarsi a ridosso del lungomare. Laura Chiricuta, 46 anni, percorre in sella al proprio scooter la strada che la porta al lavoro all’Universo24, un locale di Lido di Camaiore. Dove, però, non arriverà mai perché un’auto interrompe la sua corsa e muore sul posto.

La donna è stata travolta, all’incrocio di via Buonarroti-via Leonardo Da Vinci, da una Dacia Sandero, condotta da un giovane di 28 anni di Poggibonsi con altre tre persone a bordo. Chi è in strada a quell’ora e assiste alla tragedia vede l’auto proseguire e come ricostruisce Il Tirreno, si una voce si leva forte per gridare “fermatevi, assassini”. Quasi all’incrocio con il viale a Mare, la Dacia si ferma.

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Incidente a Viareggio, Laura Chiricuta morta a 46 anni


Incidente a Viareggio, Laura Chiricuta morta a 46 anni

Agli agenti della polizia di municipale di Viareggio il guidatore apparirà sotto choc. L’auto non avrebbe rispettato lo stop e l’impatto con il motorino della donna è stato inevitabile. Il conducente della Dacia è stato portato all’ospedale Versilia e qui è stata fatta un’altra scoperta: il giovane è risultato positivo all’alcol test. Purtroppo per la donna non c’è stato nulla da fare. Anche un’infermiera e un bagnino che si trovavano a transitare nel momento in cui è avvenuto l’incidente hanno provato a rianimarla. Ogni tentativo è stato vano.

Incidente a Viareggio, Laura Chiricuta morta a 46 anni

In tanti hanno voluto ricordare Laura. Lelio Biancalana, la cui moglie era una delle amiche più strette della vittima spiega: “Era una grandissima lavoratrice e aveva sempre in mente tanti progetti. Di recente aveva terminato il corso da sommelier. Voleva sempre andare avanti. Era un donna fantastica, sempre disponibile, sempre presente e sempre con una gran sorriso. Ce l’ho davanti agli occhi anche adesso quel suo sorriso”.

Un connazionale, Laura era di origine romena, ha ricordato la disponibilità verso gli altri mostrata dalla donna: “Laura mi aveva portata dove lavoro adesso”, ha spiegato. Da poco la madre di Laura era tornata in Romania. Mentre la sorella della barista deceduta vive in Spagna.


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