Intervistato da Il Giornale il virologo Fabrizio Pregliasco fa il punto su pandemia e ricorso massiccio ai tamponi durante le feste di Natale. “Se da un lato è vero che le indicazioni del mondo scientifico erano ‘se hai un parente fragile, prima di Natale fai un tampone’, si sono tradotte in uso esagerato del ricorso al test. Con il risultato che i meccanismi di tracciamento sono andati in crisi e la situazione sta diventando allarmante”.
Poi Fabrizio Pregliasco parla degli effetti di omicron. “I vaccinati stanno sostanzialmente bene, se si contagiano sono asintomatici, ma il rischio con questi positivi è che ci troveremo a breve tutti in quarantena. Per i vaccinati però si potrebbero modificare le regole dell’isolamento, eliminando il tampone di fine quarantena per esempio”. “Dopo il tampone di Natale – dice ancora – fatto solo per sentirsi liberi di andare a festeggiare, adesso aspettiamo il giro del tampone di Capodanno. È chiaro però che l’esecuzione di così tanti test rischia di far collassare il sistema e di mandare in quarantena tutto il Paese”.

Quindi Fabrizio Pregliasco aggiunge: “Sicuramente il virus sta attaccando la fascia non immunizzata e la Delta, e ancora di più la variante Omicron, colpiscono maggiormente i bambini. Ma c’è anche un problema nel come si utilizzano i tamponi. I tamponi antigenici fai da te danno il 30 per cento di falsi negativi, soprattutto se si fanno da asintomatici, quelli fatti in farmacia hanno un minor margine di errore perché vengono eseguiti in modo professionale”.

“Poi c’è il tema dell’intervallo di tempo in cui ci si sottopone a test dopo un contatto. Quello che intendo è che il tampone viene usato come un lasciapassare per andare in vacanza, ma non dovrebbe essere così”. Riguardo le previsioni di un picco di contagi, fino a 100mila al giorno da metà gennaio, al rientro a scuola e dalle vacanze, Fabrizio Pregliasco afferma che “sarà devastante”.

“Qui rischiamo di finire tutti in lockdown e di paralizzare il Paese. L’altra strada potrebbe essere sottoporre a tamponi solo i sintomatici, ma per fare questo abbiamo bisogno di 2/3 mesi per monitorare la nuova variante. Oppure come è stato fatto in Germania con i risultati che abbiamo visto, pensare a lockdown per i non vaccinati e un sistema di chiusure ‘chirurgichè per le classi delle elementari”.