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Expo, spettacolo curato da Cirque du Soleil e scoppia la polemica

“Lo scandalo non è il Cirque du Soleil, ma il fatto che nessuna realtà italiana sia stata ritenuta affidabile e vendibile”. Oliviero Ponte di Pino non ha dubbi: portare il Cirque du Soleil a Expo 2015 è un sintomo di debolezza e di Expo e di Milano. Allavita!, così si intitola lo spettacolo di danza, mimo e acrobazie realizzato ad hoc per l’Esposizione Universale, andrà in scena dal 6 maggio al 23 agosto e il costo dell’allestimento sarà di oltre 8 milioni di euro, tutti pagati dalle casse di Expo spa. La scelta della compagnia canadese non ha mancato di suscitare polemiche, con tanto di petizione per chiedere al ministro della cultura Dario Franceschini di “sostituire il Cirque du Soleil con importanti realtà culturali italiane”. (continua dopo la foto)


Ponte di Pino, curatore del webzine ateatro.it e docente di Fondamenti del teatro moderno e contemporaneo all’università IULM, nonché direttore del palinsesto incontri di Bookcity, ci tiene a far capire che le “colpe” non sono imputabili al Cirque, ma hanno origini ben più profonde, si chiamano mancanza di orizzonti e prospettive culturale ad ampio raggio. Perché sei contrario all’affidamento dell’appalto al Cirque du Soleil? “Non sono a priori contrario, ma lo ritengo un sintomo di degrado. Il motivo sta nella tua domanda: è un appalto, non c’è un progetto culturale. Anche chi non sa nulla di cultura e di spettacolo conosce il Cirque du Soleil, che fa spettacoli in tutto il mondo e passa in televisione. È la scelta ideale per qualunque ufficio marketing: un brand noto e affidabile, un prodotto garantito, che basta adattare e “localizzare”, mettendoci dentro magari il Duomo, la gondola e il Colosseo, la pizza e lo spaghetto, per far vedere quanto è bella l’Italia. Al Cirque andranno oltre 8 milioni di euro per circa 3 mesi di repliche. Con quei soldi come si potevano aiutare decine di teatri cittadini. Per quanto riguarda la spesa penso che per rientrare dei costi sia necessario incassare un po’ più di 8 milioni di euro. Ci dicono che Expo 2015 avrà 22 milioni di visitatori, anche se non so su quale base sia stato fatto questo calcolo. Per riempire quattro mesi di repliche, bisogna spedire nell’anfiteatro circa 1.200.000 spettatori, il 5% circa dei visitatori previsti. Se i tour operator internazionali hanno inserito Allavita! nel loro pacchetto Expo 2015, e se si rispettano le previsioni, si può fare”.


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