Eleonora Giorgi a cuore aperto al Corriere della Sera. L’amore, la malattia, i nonni ed i loro esempio. Tanti i temi toccati dall’attrice che, da tempo, lotta contro un tumore al pancreas. Dei nonni dice: “Sono state l’architrave della mia infanzia. Avevo genitori giovanissimi, che a modo loro hanno anticipato qualsiasi cosa, ma totalmente inadatti al ruolo: negli anni ‘70 io e mio fratello eravamo gli unici del quartiere figli di separati. Nonna Katò e nonna Nancy sono state il fondamento dei miei primi dieci anni di vita, hanno forgiato la mia cultura ed educazione”.
Poi ha parlato del figlio Paolo. “Quando ho saputo che Paolo (nato nel 1991 dal matrimonio con Massimo Ciavarro, ndr) e la sua compagna Clizia aspettavano un figlio, si è fatta sentire subito la mia radice austroungarica. Ho pensato che avrei voluto essere una nonna ponte con quel passato che abbiamo buttato via con l’acqua sporca e il bambino dentro. Mi immaginavo di guidarlo in un’infanzia con meno oggetti”.
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Quindi ha raccontato della malattia. L’intervento è andato bene, ha fatto sapere l’attrice, ma la malattia non è ancora stata sconfitta: “Ho chiesto di non avere nessuna pietà e mi hanno risposto che non hanno la sfera di cristallo: potrei vivere sei mesi dopo l’operazione o magari cinque anni o addirittura di più. L’intervento che ho fatto alla fine di marzo è andato bene, anche se il cancro non è sconfitto”.
Però era nella coda del pancreas, fosse stato alla testa sarebbe stato più grave, perché avrebbe intaccato organi come i reni e il fegato. Sto continuando a fare la chemioterapia e a fine agosto farò la visita di controllo”. “Cosa ci sarà dopo? Lo scoprirò viaggiando. Ho sempre sentito una voce dentro di me, da quando avevo tre anni”.
“Il che mi fa credere in una dimensione spirituale”. Nell’aldilà vorrebbe incontrare “nonna Katò per prima. Poi Alessandro Momo, il mio fidanzato morto di incidente in moto. Angelo, il papà di mio figlio, e Oriana Fallaci. È stato fantastico che una donna così difficile abbia scavallato i pregiudizi nei miei confronti: ci siamo divertite insieme”.