Si torna a parlare del caso di Elena Ceste, la 38enne madre di quattro figli scomparsa a Costigliole d’Asti il 24 gennaio 2014 e ritrovata il 18 ottobre 2014 nelle acque del Rio Mersa, nelle campagne di Asti, poco lontano dalla sua abitazione. La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha condannato a 30 anni Michele Buoninconti, ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie. L’ex vigile del fuoco è dietro le sbarre dal 29 gennaio 2015. Da quel giorno non ha mai più visto i suoi figli perdendo anche la patria potestà: i quattro ragazzi che hanno perso la mamma, continuano la loro vita insieme ai nonni materni e si rifiutano di andare a trovare il padre.
Michele si definisce una vittima di errore giudiziario e dall’altra parte si rassegna a questa condizione, decidendo di cambiare completamente vita. L’uomo è stato trasferito al carcere di Alghero – Sardegna – per continuare i suoi studi in economia e prendere la Laurea. Non riceve molte visite e passa la giornata a studiare immerso tra i libri e gli esami che deve dare. (Continua a leggere dopo la foto)
Elisa, la figlia maggiore, che ora 19 anni, ha scritto una lunga lettera che è stata pubblicata dal settimanale Giallo. La lettera è indirizzata all’associazione Amis d’la Pera di Asti, che due anni fa consegnò ai nonni – con i quali i figli di Elena continuano a vivere – una donazione per aiutarli. Da quando il dramma si è abbattuto sulla sua esistenza, la giovane vive con i nonni materni insieme ai fratelli, e ha rivolto un pensiero a quanti si sono impegnati per alleviare la loro sofferenza.
“Carissimi soci, amici, – scrive la figlia di Elena Ceste – è passato ormai un anno dalla commovente serata in cui ci siamo incontrati e abbiamo scambiato gli auguri di Natale, serata in cui la vostra associazione ci ha consegnato la somma raccolta dalla vostra lodevole iniziativa. Una vera e grande dimostrazione di solidarietà espressa nel modo più ampio da tante persone che si sono strette attorno a noi, grazie al vostro impegno“. (Continua a leggere dopo la foto)
“Ho compiuto 19 anni, ho conseguito il diploma, ora sono pronta a entrare nel mondo del lavoro – scrive Elisa – Come ho sempre detto, per poter essere di aiuto economicamente ai nonni, da qualche mese lavoro presso un’azienda, con impegno e imparando cose nuove”. Elisa, che in passato aveva rivolto bellissime parole alla mamma scomparsa, ha raccontato anche qualcosa sui tre fratelli. “Mio fratello R., 17 anni, frequenta la quarta superiore. Oltre ad avere ottimi risultati a scuola riesce a dedicarsi alla sua passione, giocare a calcio – si legge ancora nella lettera scritta da Elisa – Mio fratello G., 15 anni, frequenta l’istituto tecnico. La mia sorellina A., 12 anni, ha iniziato la scuola media”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Elisa ha deciso di ringraziare pubblicamente i nonni, Franco e Lucia, che dopo la terribile morte di Elena si sono presi cura di lei e dei fratelli. “Siamo tutti e quattro cresciuti con la consapevolezza ogni giorno dei nostri impegni e del nostro futuro e tutto questo grazie ai nostri super nonni che continuano a prendersi cura di me dedicandoci affetto e amore profondo tenendo unita la nostra famiglia”.
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