Sul caso della morte di Elena Ceste, gli inquirenti si concentrano sul ruolo del marito, Michele Buoninconti, 44 anni, vigile del fuoco. Tutte le sue dichiarazioni e suoi atteggiamenti vengono passate al setaccio. La novità raccontata da La Stampa è l’inquietante testimonianza di uno dei soccorritori, già sentito a suo tempo dai carabinieri del comando di Asti: “Stavamo battendo la zona con le unità cinofile, quando fummo raggiunti da Michele Buoninconti; era visibilmente alterato, urlava che degli uomini gli avevano portato via la moglie. Noi ci stavamo dirigendo proprio verso la zona dove è stato trovato il cadavere ma lui ci suggerì di cambiare direzione, verso la chiesa”. E intanto arriva una conferma sulla stato di preoccupazione di Elena dal parroco di Motta di Costigliole, don Roberto Zappino che ricorda: “Un anno fa, era la Vigilia dei Santi, Elena mi raggiunse in chiesa. Parlò per oltre 20 minuti, era molto agitata, addolorata”. Il contenuto di quello sfogo resterà nel segreto del confessionale.