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“È lui, ha confessato”. Omicidio Palermo: la scoperta choc sull’assassino di Salvatore, Andrea e Massimo

  • Italia
Omicidio Monreale, confessa il 19enne Salvatore Calvaruso

Scene da Far West quelle che si sono consumate a Monreale nella notte di sabato, trasformando una tranquilla serata nella centrale piazza Duomo in un teatro di morte e disperazione. Una lite nata per futili motivi si è trasformata in una sparatoria feroce, lasciando sull’asfalto tre giovani vittime e due feriti, tra cui un sedicenne. Un episodio drammatico che ha scosso profondamente l’intera comunità palermitana, ancora incredula davanti a tanta violenza esplosa nel cuore della città.

Secondo le prime ricostruzioni, tutto è iniziato da un banale richiamo: alcuni ragazzi di Monreale avrebbero redarguito un gruppo di giovani palermitani che sfrecciavano tra i tavoli dei locali a bordo di scooter. “Andate piano, qui è pieno di gente”, avrebbero gridato Salvatore Turdo e Andrea Miceli, entrambi poi rimasti uccisi. Dalle parole si è rapidamente passati alle mani, in una colluttazione a colpi di caschi, fino all’improvvisa comparsa delle armi da fuoco. In pochi istanti, in mezzo a centinaia di testimoni attoniti, sono stati esplosi tra i diciotto e i venti colpi, trasformando la piazza in un incubo.

Tragedia sui binari, travolta dal treno e morta giovanissima. Era con i parenti in stazione

Omicidio Monreale, confessa il 19enne  Salvatore Calvaruso


Omicidio Monreale, confessa il 19enne Salvatore Calvaruso

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo, 23 anni, Massimo Pirozzo, 26 anni, e Andrea Miceli, anch’egli 26enne. Trasportati d’urgenza agli ospedali Ingrassia e Civico di Palermo, non ce l’hanno fatta. Due feriti, uno dei quali minorenne, sono stati ricoverati ma non sarebbero in pericolo di vita. In ospedale si sono vissuti momenti di disperazione: parenti e amici delle vittime si sono riversati nelle strutture ospedaliere, in preda al dolore e all’incredulità.

Omicidio Monreale, confessa il 19enne  Salvatore Calvaruso

Le indagini si sono concentrate subito su Salvatore Calvaruso, appena 19 anni, palermitano con piccoli precedenti penali, che nella notte ha confessato spontaneamente di essere stato tra coloro che hanno sparato. Successivamente, davanti agli inquirenti, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Arrestato e trasferito nel carcere Pagliarelli di Palermo, è accusato di strage, porto abusivo e detenzione illegale di arma da fuoco. Gli inquirenti ritengono che non abbia agito da solo e sono alla ricerca di almeno quattro complici.

Una lite nata per un semplice richiamo alla prudenza, un’escalation di violenza inimmaginabile in una delle piazze più frequentate di Monreale, ha portato via tre giovani vite incensurate, lasciando un’intera comunità sotto choc. In queste ore il dolore si mescola alla rabbia e all’incredulità, mentre proseguono senza sosta le ricerche dei responsabili di quella che resta una delle notti più tragiche nella recente cronaca siciliana.

A incastrare Salvatore Calvaruso sono stati i video delle telecamere di sorveglianza della zona della sparatoria e le dichiarazioni di un amico del ragazzo, sentito dai magistrati, ha sostenuto di aver prestato il motorino all’indagato la notte della sparatoria e che poche ore dopo questi si sarebbe presentato a lui chiedendogli di denunciare il furto del mezzo perchè aveva “combinato un macello sparando ed uccidendo due persone”.


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