Via libera definitivo al ddl “La buona scuola”, fortemente voluto dal governo Renzi, che diventa legge. La riforma è stata approvata con 277 voti favorevoli, 173 contrari e 4 astenuti. Ecco che cosa cambia nella scuola italiana, in 12 punti.
La (super) autonomia scolastica
Entro il mese di ottobre antecedente ad ogni triennio, i collegi dei docenti elaboreranno il Piano triennale dell’autonomia, sulla base degli indirizzi delineati dal dirigente scolastico. I Piani triennali verranno resi pubblici. Le scuole elementari avranno il compito di potenziare l’inglese, la musica e l’educazione motoria. Le scuole medie rafforzeranno lo studio delle lingue straniere e l’educazione ambientale. Le scuole superiori dovranno potenziare le attività di insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera (Clil) e le competenze logico-matematiche. Ma anche la Storia dell’arte, l’educazione interculturale e la lotta alla dispersione scolastica. Il potenziamento dei saperi avverrà attraverso l’Organico dell’autonomia, formato dall’attuale organico di diritto e dai posti per il potenziamento. Dal prossimo anno 2016/2017, gli organici degli insegnanti diventano regionali.
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Il super preside
Il ruolo del dirigente scolastico disegnato dalla riforma è centrale. il “preside-sceriffo” garantisce una efficace ed efficiente gestione della scuola. Valuta i neo immessi in ruolo, sentito il Comitato di valutazione, composto da tre insegnanti, un soggetto esterno, e due genitori: uno studente e un genitore al superiore. Con criteri generali stabiliti dal ministero dell’istruzione. Premia i docenti migliori sulla base criteri individuati dal Comitato di valutazione. Di concerto con gli organi collegiali può individuare percorsi formativi e iniziative per l’orientamento e la valorizzazione delle eccellenze. E dal 2016/2016, sceglie i docenti da assumere dagli albi territoriali, cui conferirà incarichi triennali. A regime, tutti i docenti della scuola saranno scelti dal capo d’istituto. Inoltre, nomina fino al 10 per cento di insegnanti come suoi collaboratori, riduce le classi pollaio e assegna le supplenze agli insegnanti dell’organico dell’autonomia fino a 10 giorni. Ma ogni tre anni i super presidi verranno valutati. Nella proposta di legge spunta anche una norma salva-presidi per i partecipanti al concorso del 2011 in Toscana, Lombardia e Campania.
Curriculum dello studente
Gli istituti superiori, al fine di personalizzare i curricoli degli studenti in vista dell’orientamento universitario, negli ultimi tre anni possono introdurre materie opzionali, con monte ore in aggiunta a quello ordinamentale e o sfruttando la quota di flessibilità oraria prevista dall’autonomia scolastica.
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