È stato trasportato per giorni dalla corrente, dalla Liguria alla Costa Azzura. Ma il corpicino ritrovato a St. Tropez sarebbe proprio di Semyon, il bambino russo affogato l’11 dicembre scorso dalla madre a Bussana, vicino Bordighera, “perchè – ha raccontato lei – era malato e non volevo che soffrisse”. Coincide l’eta stimata dai medici legali, circa 10 mesi, ma soprattutto la tuta trovata addosso al cadavere, identica a quella del piccolo che Natalia Sotnikova ha confessato di aver portato in acqua in un marsupio per poi “lasciarlo andare”. (continua dopo la foto)
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L’identificazione, comunque, non è ancora ufficiale. Per il riconoscimento arriverà a St. Tropez il secondo marito della Sotnikova oppure il padre naturale del bambino, che dopo un sopralluogo sulla spiaggia di Bussana era intanto tornato in Russia. Si potrebbe fare ricorso anche a un test del dna. Si esclude però che possa essere chiamata a riconoscere Semyon la madre assassina, attualmente detenuta a Genova.
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