Legalizzare le droghe per svuotare le tasche dei criminali e migliorare la vita degli italiani. Torna a proporlo Roberto Saviano, partendo da lontano. Lo scrittore, nella sua rubrica sull’Espresso, cita un articolo dell’ ex segretario dell’Onu Kofi Annan dedicato all’impatto del mercato illegale di droga nell’Africa Occidentale: “Da luogo di transito si diventa produttori e consumatori, la violenza diventa impossibile da tenere sotto controllo e le risorse vengono unicamente orientate verso la microcriminalità, in una strenua volontà di repressione […] Lo scenario è quello che noi in Italia conosciamo bene per averlo vissuto negli anni Ottanta”. Il nostro Paese potrebbe invece “essere all’avanguardia nella lotta alla criminalità organizzata e al suo segmento più redditizio che è il traffico di droghe in maniera costruttiva, comprendendo – con ritardo – che le politiche repressive sono state esse stesse terreno fertile per la crescita esponenziale degli affari dei cartelli criminali”. Non solo sarebbe una riforma “a costo zero”, ma “le legalizzazioni renderebbero la vita degli Italiani migliori e avrebbero nel breve periodo ripercussioni positive anche sull’economia del nostro Paese”.
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