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“Di chi era quel sangue?”. Madonna di Trevignano, Gisella la ‘veggente’ costretta a parlare

  • Italia
Madonna di Trevignano: la verità sul sangue

In questi giorni non si fa che parlare della Madonna di Trevignano che piange lacrime di sangue. E chiaramente, contestualmente al sedicente miracolo, si fa menzione anche della sua veggente, Gisella Cardia, la santona che è in grado di comunicarci. La donna è stata invitata a parlare di questa vicenda a Rai 1, precisamente da Bruno Vespa nel programma 5 minuti. Gisella Cardia, chiaramente, ha smentito le ‘dicerie’ secondo le quali le lacrime della madonna sarebbero in realtà derivanti da sangue di maiale. La donna a Vespa ha quindi affermato: ”Un’assurdità, non è certificato assolutamente”.

E ancora: “Ma solo un pensiero di un giornalista. Il sangue è stato analizzato dai carabinieri del Ris”. Tuttavia la donna ammette anche di non avere i risultati e quindi si fa fatica a percepire tutta questa sicurezza riguardo queste famose lacrime: “Non abbiamo ancora avuto gli esiti. Dal 2016 non abbiamo ancora avuto i risultati delle analisi”. La signora Cardia ha quindi affermato che la Madonna aveva prima pianto lacrime bianche, poi apparentemente di sangue.

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Madonna di Trevignano: la verità sul sangue


Madonna di Trevignano: la verità sul sangue

Tuttavia sono circa due anni che la Madonna non emette più alcun liquido. Eppure quella stutuetta lo faceva a cadenza mensile, ogni 3 del mese. Poi ad un tratto ha smesso. A quel punto il giornalista di Rai 1 cerca di incalzare la donna le chiede conferma e a questo punto risponde: “Non è vero che piange il 3 di ogni mese, sono tutte false dette dai media. La Madonna dopo aver pianto lacrime di sangue non lo ha più fatto”.

Madonna di Trevignano: la verità sul sangue

A quel punto Vespa introduce il nome di Luigi Avella, l’uomo che ha donato 123mila euro all’associazione di Gisella Cardia. L’uomo ha confessato di aver visto piangere due volte la Madonna in presenza della “veggente”, ma prima questa si è avvicinata alla statua e l’ha toccata con le mani sugli occhi: “No, io ho testimonianze di persone davanti a cui ho chiesto alla Madonna se potesse dare segno della sua presenza”.

Madonna di Trevignano: la verità sul sangue

Poi dice la donna: ”E lei ha lacrimato qualche volta lacrime bianche, ma come segno della sua presenza”. A questo punto Giuseppe Marazzita, l’avvocato di Gisella Cardia spiega che la donna non rischia molto riguardo al reato di abuso della credulità popolare: “Si tratterebbe in realtà di un illecito amministrativo. Bisognerebbe avere rispetto della religiosità altrui. Ciò che è importante è che non venga ferita la dignità di Gisella Cardia e raccontate menzogne”.

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