“Una nave Perini ha resistito all’uragano Katrina, categoria 5. Le pare che non possa resistere a una tromba d’aria di qua”, “tutto ciò che è stato fatto rivela una sommatoria lunghissima di errori. Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all’ancora. E poi perché l’equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo? I passeggeri hanno riferito una cosa assurda, e cioè che la tempesta è arrivata inaspettata, all’improvviso. Non è vero. Era tutto prevedibile. Io ho qui davanti a me le carte meteo”.
Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di The italian sea group, la società quotata in borsa proprietaria degli asset di Perini navi di Viareggio che costruì il Bayesian nel 2008 che torna a definire “una delle imbarcazioni più sicure al mondo” e “inaffondabile”, “salvo che non imbarchi acqua. Non c’è un’altra spiegazione. Di sicuro l’evento di Palermo avrebbe rappresentato un rischio pari a zero se fossero state fatte le manovre corrette e se non fossero intervenute delle situazioni che hanno compromesso la stabilità della nave”.
Leggi anche: “Mentre affondavamo…”. Naufragio Bayesian, il racconto choc della moglie di Mike Lynch
Naufragio Bayesian, parla il costruttore Giovanni Costantino
Giovanni Costantino spiega quelli che sarebbero stati gli errori nella gestione di tutta la serata: “Si chieda: perché nessun pescatore di Porticello era fuori quella notte? Un pescatore legge le condizioni meteo e una nave no? La perturbazione era leggibile appieno in tutte le carte meteo. Non si poteva non sapere, in una situazione di allerta meteo era inopportuno fare, come ho letto, un party. Non quella sera2, ha spiegato ancora.
Il costruttore dello yacht di lusso spiega cosa avrebbero dovuto fare gli occupanti e il comandante: “Bisognava blindare lo scafo e la coperta chiudendo tutte le porte e portelli, dopo aver messo gli ospiti nel punto di riunione della nave come da procedura in emergenza. Poi accendere i motori e tirare su l’ancora o sganciarla automaticamente, mettere la prua al vento e mandare giù la chiglia. La mattina dopo sarebbero ripartiti a danno zero”.
La Bayesian era un vero gioiello tecnologico. Consegnato dal cantiere navale Perini Navi nel 2008, il pluripremiato sloop battente bandiera UK, lungo 56 metri e largo 11, spiega il costruttore «unisce l’esperienza di Perini Navi e dell’interior designer Remi Tessier». Poteva ospitare fino a dodici ospiti distribuiti in sei cabine, composte da una lussuosa suite padronale, tre cabine doppie e due cabine doppie e ha spazio anche per fino a dieci membri dell’equipaggio.