Denise Pipitone, le nuove intercettazioni sul caso della bambina scomparsa da Mazara Del Vallo. Diciasette lunghi anni e un grido che non si arresta, “Denise non si archivia”. Nello studio televisivo di Quarto Grado, l’ex pm Maria Angioni si è espressa alla luce dell nuove intercettazioni emerse in questi mesi.
“Adesso quello che si deve fare è capire chi è Giuseppe, cercare di avere il massimo delle informazioni. Qualsiasi cosa sia successa io ritengo – afferma – che lei sia viva. Se fosse morta sarebbe già uscita fuori, qualcuno avrebbe fatto trovare le tracce”. Con queste parole l’ex pm Maria Angioni è tornata a esprimersi sul caso Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel 2004.

“Credo che le nuove cose emerse in questi mesi dalle intercettazioni siano molto importanti. Perché dimostrano anche il fatto che se si sta zitti non esce fuori niente, se si fa un po’ di caos qualche spunto esce. Qualcuno cede, qualcuno ha voglia di parlare e qualcosa esce fuori”.

Poi qualcosa anche sulla pista Tunisina: “Io, per adesso, non romperei le scatole alle persone. La mia massima preoccupazione è sui cambiamenti interni che possono avvenire nelle persone se davvero Denise è in una certa situazione familiare in cui sta bene. Andare a molestare le persone, eventualmente, vicino a lei o anche proprio a lei, non è utile”.


L’invito dell’ex pm resta quello di procedere con la massima cautela: “Se da qualche parte in quella zona tunisina c’è Denise, lei ormai è grande e può fare da sola delle riflessioni”. Al contempo le nuove intercettazioni risalirebbero a maggio. I due interlocutori sarebbero Anna Corona e sua madre, Antonietta Lo Cicero.