Un nuovo capitolo del caso Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, quando aveva solo quattro anni. Piera Maggio ha lanciato un nuovo appello sui social dopo le numerose dichiarazioni: “Cerchiamo di non fare confusione in rete. Cerchiamo di non fare allarmismi. Non è bello sentirmi dire davanti alla tv ‘Denise è mamma’ e tutte queste cose. Un po’ di rispetto”, ha detto Piera Maggio durante la scorsa puntata di Chi l’ha visto? chiedendo massima cautela.
Negli ultimi giorni ci sono state diverse testimonianze, quella di Mariana Trotta, che diceva di aver riconosciuto la donna del video girato da Felice Grieco alla stazione di Milano e la testi dell’ex pm Maria Angioni (che si occupò del caso in passato) secondo la quale Denise Pipitone sarebbe viva, sposata e con un figlio. Dai microfoni di Storie italiane il magistrato che si occupò del caso tra il 2004 e 2005 ha lanciato una vera e propria bomba. “Siamo riusciti, io e altre due donne molto colte e intelligenti, ad individuare una persona che pensiamo sia Denise. Ha una figlia. Ho passato tutto all’avvocato Frazzitta e alla Procura. Ho la personale certezza che Denise sia viva. Si tratta di una famiglia, non per forza rom, difficilmente controllabile”.
“Non sta con componenti della famiglia allargata ma ci siamo arrivati proseguendo tale pensiero. – Ha proseguito l’ex pm del caso Denise Pipitone – Temo sia per la sua sicurezza fisica che per il suo nucleo familiare perché è probabile che non lo sappia. Temo che non lo sappia la figlia e che non lo sappia il marito. Denise vive in un contesto ‘internazionale’ familiare molto sereno, sono persone che vivono bene”, ha detto Maria Angioni lasciando lo studio di Storie italiane completamente basito dalle sue dichiarazioni.
“Preferisco dichiarare pubblicamente tutto ciò – ha spiegato ancora il magistrato -per evitare che certe persone possano continuare ad imbrogliare. Ovviamente ne è a conoscenza anche Piera Maggio, visto che ho girato tutte le informazioni all’avvocato Frazzitta. Il fine fondamentale è capire che Denise non va cercata morta, ma assolutamente viva. Sarebbe meglio che qualcuno parlasse per evitare ulteriori ferite. Io ho fatto tutto ciò che potevo fare, adesso ognuno faccia il suo lavoro”.
Alla luce delle sue dichiarazioni l’ex pm, ora giudice del lavoro a Sassari, è indagata per false dichiarazioni a pubblico ministero dalla Procura di Marsala. La donna ha ricevuto un invito a comparire e l’informazione di garanzia. Secondo quanto si legge sui quotidiani, le parole riferite dall’ex pm non hanno però trovato riscontro e da qui l’incriminazione per false dichiarazioni a pubblico ministero.