Denise Pipitone, fari di nuovo puntata su Maria Angioni. Il magistrato che si occupò del caso tra il 2004 e 2005 e che, ai microfoni di Storie Italiane qualche settimana fa, aveva lanciato una vera e propria bomba. “Siamo riusciti, io e altre due donne molto colte e intelligenti, ad individuare una persona che pensiamo sia Denise. Ha una figlia. Ho passato tutto all’avvocato Frazzitta e alla Procura. Ho la personale certezza che Denise sia viva. Si tratta di una famiglia, non per forza rom, difficilmente controllabile”.
“Non sta con componenti della famiglia allargata ma ci siamo arrivati proseguendo tale pensiero. – aveva proseguito l’ex pm del caso Denise Pipitone – Temo sia per la sua sicurezza fisica che per il suo nucleo familiare perché è probabile che non lo sappia. Temo che non lo sappia la figlia e che non lo sappia il marito. Denise vive in un contesto ‘internazionale’ familiare molto sereno, sono persone che vivono bene”, aveva detto Maria Angioni. Lasciando lo studio di Storie italiane completamente basito dalle sue dichiarazioni.
Sulle sue parole era piovuta la reprimenda di Piera Maggio.
“Cerchiamo di non fare confusione in rete. Cerchiamo di non fare allarmismi. Non è bello sentirmi dire davanti alla tv ‘Denise è mamma’ e tutte queste cose. Un po’ di rispetto”. Denise Pipitone per la quale le segnalazioni continuano a moltiplicarsi. Ma intanto, di poche ore fa, la notizia che riguarda Maria Angioni.
Denise Pipitone, che cosa rischia l’ex pm Maria Angioni
L’ex pm rischia il processo: dovrà rispondere di false dichiarazioni (quelle rilasciate ai media nelle ultime settimane, appunto). È stata la Procura di Marsala, proprio quella in cui aveva lavorato, a notificarle l’avviso di conclusione delle indagini. Secondo Maria Angioni, ora giudice del lavoro a Sassari, nel corso delle indagini c’erano stati tentativi di depistaggio, connivenze e falle gravissime nell’inchiesta sulla sparizione di Denise Pipitone, che lei aveva condotto proprio 17 anni fa.
Denise Pipitone sulla sorte delle quale tutto è ancora aperto. Ma che, dato di fatto, non è quella bambina indicata da Maria Angioni. Da qui l’incriminazione per false dichiarazioni a pubblico ministero a cui è seguita una nuova convocazione in Procura, stavolta, in veste di indagata. Secondo quanto si legge sui quotidiani, le parole riferite dall’ex pm non hanno , infatti, trovato riscontro.