Il caso della scomparsa di Denise Pipitone si arricchisce ogni giorno di un nuovo capitolo. Ormai tutti i programmi tv si stanno occupando della scomparsa della bambina da Mazara del Vallo quando aveva solo quattro anni. Un mistero irrisolto da diciassette anni, quando la piccola scomparve nel nulla mentre giocava fuori dalla casa della nonna insieme a un cuginetto. Nelle ultime ore Piera Maggio, la mamma della bambina, ha tuonato contro la trasmissione Quarto Grado.
“Si diffida il programma Quarto Grado a non trattare più il caso di mia figlia, né a citare il mio nome o quello di mia figlia a causa delle continue, reiterate frasi offensive nei miei confronti affermate con veemenza inopportuna, senza contegno, da parte di Carmelo Abbate e senza nessuna presa di distanza da parte di Nuzzi, dimostrando al contrario, un plateale atteggiamento di parte e non certamente garantista. Ci si riserva di querelare il programma e gli autori che consentono questo scempio delle vittime di un reato”, è quanto si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della donna.
Tutto è cominciato dopo la puntata di Quarto Grado dello scorso venerdì che aveva creato una serie di polemiche su Twitter, con gli utenti che hanno preso le parti della mamma di Denise. “Ho scritto adesso al signor Gianluigi Nuzzi – aveva detto condividendo anche uno screen del messaggio inviato a Nuzzi -. Vergognoso. Signor Nuzzi, ma a lei le pare onesto il comportamento schifoso usato nei miei confronti dal suo collega Abbate? E lei che lo fa parlare con tutta tranquillità. Ma come vi sentite a far denigrare una madre a cui le è stata rapita una bambina, cercando di giustificare la violenza”.
E nella mattina di lunedì 21 giugno anche Mattino Cinque si è occupato della scomparsa di Denise Pipitone facendo ascoltare una intercettazione tra Jessica Pulizzi e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb: “La bambina dov’è? Cosa le hai fatto?”, avrebbe chiesto il ragazzo alla sorellastra della bimba scomparsa da Mazara del Vallo.
“Sono dialoghi emersi dopo giorni di pulitura dei file audio. Me ne sono occupato insieme alla mia squadra per dieci giorni in studio di registrazione, in Calabria”, ha spiegato il maresciallo Francesco Lombardo che rivela nuovi dettagli della storia. Smentisce il fatto che le indagini siano state portate avanti in modo rafforzato: “Qualcosa è rimasto insoluto, ma grazie a questo lavoro approfondito siamo riusciti a estrapolare queste informazioni da quelli che erano semplici sussurri. La nostra idea è che Jessica possa aver chiamato Gaspare per ricevere aiuto”.