Le comunicazioni riservate degli italiani rischiano di diventare il segreto di Pulcinella: per intercettarle tutte basterebbero mezzi adeguati e un po’ di buona, si fa per dire, volontà. Lo scrive il Garante della Privacy in un dossier inviato al governo. Il problema sarebbe negli Internet eXchange Point (IXP) di Milano, Torino e Roma, i principali incroci dei cavi che trasportano e smistano il traffico online del nostro Paese, compresi telefonate, sms, email, post e conversazioni sui social network. Secondo il Garante, svela Repubblica, questi apparati permettono di copiare i dati in transito e di girarli a terzi e non sono adeguatamente protetti da incursioni esterne. Siamo ancora a un allarme generico, ma in tanti potrebbero essere interessati a spiare, se non le comunicazioni di privati cittadini, quelle di imprese e P.A. “Il vero problema è che, considerato il livello scarso di sicurezza di queste strutture, se fossero intercettate in Italia, oggi, non ce ne riusciremmo nemmeno ad accorgere” spiega Giuliano Tavaroli, ex capo della sicurezza di Telecom e Pirelli. Ha patteggiato una pena per dossieraggio illegale, c’è da credergli.