Tentato omicidio la scorsa notte in provincia di Firenze. A finire in manette un operaio di Castelfranco Pian di Scò (Arezzo), 45enne incensurato, che, a seguito di uno “scherzo”, ha cosparso di liquido infiammabile il dipendente di una carrozzeria, dandogli fuoco con un accendino. La vittima, dopo un primo ricovero in ospedale con prognosi riservata, è adesso fuori pericolo. L’operaio ha riportato lesioni di terzo grado al volto e in varie parti del corpo. All’inizio sembrava un infortunio sul lavoro, ma le indagini dei carabinieri hanno accertato che in realtà all’origine della tragedia c’è stato uno scherzo che ha dato inizio a una terribile aggressione. In un primo momento era stato raccontato che l’incidente era accaduto mentre l’operaio saldava il serbatoio di un ciclomotore, non completamente svuotato della benzina. L’operaio, allo scioglimento della prognosi, quando le sue condizioni sono migliorate, ha rivelato la verità: in realtà non era stato un infortunio, ma una vera e propria aggressione da parte di un cliente dell’officina. Il cliente, per dispetto, gli ha gettato addosso del solvente, dandogli fuoco con un accendino. L’operaio gli aveva incollato un pezzo di nastro adesivo sui jeans, appiccando del fuoco con un accendino, subito spento da lui stesso. Il cliente, per ripicca, non avendo gradito lo scherzo, dopo alcuni minuti ha afferrato un secchio di diluente altamente infiammabile e lo ha lanciato contro l’operaio, dandogli subito dopo fuoco con un accendino.