Covid Italia, regioni a rischio zona arancione. Dopo la notizia della proroga pe lo stato d’emergenza al 31 marzo 2022, oggi anche la possibilità per tre regioni italiane l’entrata in vigore della zona arancione. Questo laddove i ricoveri dovessero continuare ad aumentare. A preoccupare il diffondersi della variante Omicron così come in aumento il numero dei ricoveri nelle terapie intensive.
Oltre all’introduzione del Super Green Pass, ovvero della tanto discussa certificazione verde di cui solo vaccinati e guariti (entro sei mesi dal Covid) possono disporre, anche il ritorno dell’obbligo dell’uso della mascherina anche all’aperto. Misure che tendono a diventare più restrittive alla luce di un incremento dei numeri che continua a destare non poca preoccupazione su tutto il territorio nazionale. A queste misure si è aggiunta la proroga dello stato d’emergenza dove nel decreto sono state inserite norme per chi rientra in Italia dopo un soggiorno all’estero.
E sono i dati Agenas, aggiornati al 14 dicembre, a mostrare la situazione entro ciascuna regione italiana: Abruzzo: 7% terapia intensiva; 9% area medica, Basilicata: 1% terapia intensiva; 5% area medica, Calabria: 12% terapia intensiva; 18% area medica, Campania: 6% terapia intensiva; 10% area medica Emilia Romagna: 10% terapia intensiva; 11% area medica, Friuli Venezia Giulia: 16% terapia intensiva; 24% area medica, Lazio: 12% terapia intensiva; 13% area medica.
E ancora: Liguria: 12% terapia intensiva; 18% area medica, Lombardia: 9% terapia intensiva, 14% area medica, Marche: 14% terapia intensiva; 13% area medica, Molise: 8% terapia intensiva; 5% area medica, Provincia Autonoma di Bolzano: 21% terapia intensiva; 18% area medica, Provincia Autonoma di Trento: 20% terapia intensiva; 17% area medica, Piemonte: 8% terapia intensiva; 10% area medica, Puglia: 4% terapia intensiva; 5% area medica, Sardegna: 3% terapia intensiva; 6% area medica, Sicilia: 6% terapia intensiva; 11% area medica, Toscana: 9% terapia intensiva; 6% area medica, Umbria: 9% terapia intensiva; 7% area medica, Val D’Aosta: 6% terapia intensiva; 20% area medica, Veneto: 13% terapia intensiva; 14% area medica.
Il rischio di passare in zona arancione, alla luce dei dati, sembra dunque interessare Friuli Venezia-Giulia (16% ricoveri in terapia intensiva e 11% in area medica) , Calabria (12% in terapia intensiva e 18% in area medica) e Provincia Autonoma di Bolzano (21% terapia intensiva e 18% in area medica). Misure restrittive mirate a contenere i contagi. Infatti in zona arancione, la consumazione nei bar può avvenire solo al banco mentre per i ristoranti è previsto l’asporto. Restrizioni per gli spostamenti tra regioni e comuni diversi, con tanto di autocertificazione che ne giustifichi le necessità.
Poi la novità importante introdotta dalle nuove regole sul green pass: questi limiti per la circolazione delle persone non si applicano a chi ha il certificato verde. Lo spiegano le FAQ pubblicate sul sito del governo. Chi non è in possesso del green pass base o super, non si può uscire dal comune di residenza o domicilio e neanche viaggiare verso altre regioni, ad eccezione di spostamenti per motivi di salute, necessità o lavoro, da certificare con un’autodichiarazione, come succedeva l’anno scorso. Resta la deroga per gli spostamenti dai Comuni di massimo 5.000.