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“Numeri preoccupanti”. Covid, aumento di casi nella regione. Ipotesi lockdown per non vaccinati

  • Italia
covid lockdown non vaccinati

Covid, la guerra non è ancora finita. Sebbene nelle ultime settimane sia i contagi che i morti per Coronavirus siano in netto calo e nonostante la campagna vaccinale abbia raggiunto quasi il 90% della popolazione. Insomma sembrava tutto finito, ma come già successo in passato, ci sbagliavamo. Proprio negli ultimissimi giorni, infatti, i numeri della pandemia hanno preso a risalire. Se il 25 ottobre si registravano 2535 nuovi casi e 30 decessi, oggi 26 ottobre siamo saliti a 4054 e 48 morti.

In particolare gli occhi sono puntati sull’Alto Adige dove la curva è in netto rialzo. Dopo sei mesi di tregua sia i nuovi casi che l’incidenza superano la soglia 100 con 115 test risultati positivi. Per trovare numeri del genere bisogna tornare ad aprile. Stesso discorso per l’incidenza salita a 107, era il 28 aprile quando raggiunse 109. Fortunatamente è stabile la situazione negli ospedali con 50 ricoveri, di cui 6 in terapia intensiva, e nessun morto.

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È passato un anno esatto da quell’ottobre 2020 in cui il governo introdusse le regioni a colori e il lockdown alle 22 e tutto lascia pensare che il virus voglia ancora fare male. Nella mattinata di martedì 26 ottobre ad Agorà, su Rai3, il virologo Fabrizio Pregliasco ha dichiarato: “Un colpo di coda del virus non ce lo toglie nessuno. D’altronde c’è probabilità di infettarsi perché una quota di popolazione è ancora sensibile al contagio. Poi, con l’arrivo della stagione fredda andiamo incontro a sbalzi termici e si sta più al chiuso, mentre nel frattempo sta riprendendo la vita normale e le scuole sono aperte: è chiaro che tutto questo forza la possibilità di incremento dei casi”.

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Già si parla di quarta ondata del Coronavirus e l’arma migliore per contrastarla resta il vaccino. Intervenuto a Radio Capital il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha affermato: “Verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti”. Specificando poi: “Entro l’anno si procederà a somministrare la terza dose per anziani e personale sanitario. Poi da gennaio al resto della popolazione, scaglionato in base a quando è stata somministrata la prima e la seconda dose”.

Intanto sempre in Alto Adige, su esempio dell’Austria, c’è chi propone il lockdown solo per persone non vaccinate. Oltralpe si pensa di introdurre il provvedimento nel caso in cui i ricoveri in terapia intensiva superino il 30% delle disponibilità, ovvero 600 posti. Per l’assessore alla sanità altoatesino Thomas Widmann, Südtiroler Volkspartei (Svp): “Si potrebbe pensare ad un’operazione del genere anche da noi”.


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