Covid, in arrivo il picco dei contagi. Nelle ultime settimane i casi positivi di Coronavirus sono aumentati costantemente a causa della contagiosità dell’ultima variante Omicron 5. Grazie all’effetto dei vaccini non c’è troppa preoccupazione per quello che sta succedendo negli ospedali e tra il personale sanitario. Ma sono numerosi i pazienti ricoverati per altre patologie che si infettano e trasmettono il virus agli altri degenti. Alto il numero dei ricoverati nelle terapie intensive.
Nelle ultime ore diversi esperti si sono espressi su quanto sta avvenendo. Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene e Prevenzione all’università del Salento, in un’intervista al Corriere della Sera sulla nuova andata di contagi Covid, dice: “Non l’aspettavamo, non così impetuosa. Ora l’incidenza è alta”. Tuttavia Lopalco è ottimista sulla tenuta degli ospedali perché la popolazione è comunque più resistente. Da più parti si tenta ora di prevedere quando arriverà il picco dei contagi da Covid.
Covid, il picco dei contagi tra 20 e 25 luglio
Secondo le ultime previsioni il picco di contagi da Covid dovrebbe arrivare tra 20 e 25 luglio. In quei giorni i nuovi positivi potrebbero essere tra i 200mila e i 300mila. Proprio quando molti italiani partiranno per le vacanze per evitare la calca di agosto. Ma i casi potrebbero essere molti di più e dalla fondazione Gimbe arriva il monito: “L’aumento dei nuovi casi settimanali per la terza settimana consecutiva supera il 50%, con un tempo di raddoppio dei casi di circa 10 giorni”. Il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo aver ricevuto le stime degli esperti, fa sapere come si comporterà il Governo.
Dopo gli ultimi dati sull’aumento dei contagi da Covid il ministro della Salute Roberto Speranza ha affermato in diverse occasioni: “Non ci saranno restrizioni. Siamo ora molto più forti, ma il Covid è e resta ancora un problema con cui fare i conti. Per questo il mio appello, soprattutto con i più fragili, è di fare subito il secondo richiamo e a tutte le persone consigliamo di usare la mascherina nelle situazioni a rischio e in situazioni che possono favorire il contagio”.
Purtroppo, però, i contagi reali potrebbero essere molti di più. Si stima infatti che nelle ultime ore i contagiati siano un terzo di quelli effettivi. Ciò è dovuto al fatto che dal conteggio mancano migliaia di tamponi “fai da te” venduti quotidianamente e senza che se ne conosce l’esito. Inoltre non ci sono gli asintomatici, che sono tantissimi. Intanto l’obbligo di mascherina resta soltanto su treni, navi, trasporto pubblico e nelle strutture sanitarie. Negli uffici pubblici sono raccomandate, mentre in quelli privati si decide in base ad accordi aziendali.
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