“Interveniamo per salvare vite”, “vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento introduttivo al Cdm di ieri sera. “I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche”. “Interveniamo in particolare – ha spiegato – sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite”.
“Un Consiglio dei ministri importante che ha approvato all’unanimità norme rilevanti e che crediamo ci possano aiutare nelle prossime settimane a contrastare il virus”. Ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, lasciando Palazzo Chigi al termine del Cdm.
“La cosa più importante è l’estensione dell’obbligo vaccinale a tutti i cittadini che hanno sopra i 50 anni – ha evidenziato – sul posto di lavoro verranno controllati con il Super green pass. Il concetto per noi fondamentale è che due terzi dei ricoveri nelle terapie intensive è per non vaccinati e in area medica il 50%” di no vax.
“Il peso sulle ospedalizzazioni è nell’ambito dei non vaccinati, quindi la scelta che stiamo facendo è restringere il più possibile l’area dei non vaccinati, perché è quella che pesa significativamente sui nostri ospedali. Dobbiamo lavorare per ridurre al massimo le ospedalizzazioni, quello che stiamo facendo con queste norme”.
Intanto, secondo l’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme), un centro di ricerca indipendente sulla sanità globale dell’università di Washington, la fase più dura di Covid in Italia dovrebbe arrivare tra 5 settimane. con un numero di morti compreso fra i 340 e i 570, è atteso per metà febbraio. a seconda delle variabili (uso della mascherina, severità della variante Omicron, terze dosi ed esitazione vaccinale). Uno scenario terribile.