Covid Italia, nuovi focolai rialzano la guardia. Il virus ha iniziato di nuovo a diffondersi, colpendo soprattutto le case di riposo quindi soggetti maggiormente esposti a rischio. Di oggi la notizia della Rsa di Sordevolo, in provincia di Biella. Trattasi nello specifico della struttura Nostra signora di Oropa, dove emergono 46 casi di positivi, 34 ospiti e 12 operatori della Rsa.
A informare del nuovo focolaio scoppiato nel Biellese, la Asl: ““Il focolaio è stato individuato e subito circoscritto grazie ad un’azione preventiva di screening. Siamo in attesa di ricevere gli esiti di ulteriori 20 tamponi degli ospiti presenti”. E non è da escludere che i contagi siano partiti dalla residenza Don Orione, sempre di Sordevolo. Le due strutture, infatti, sono tra loro collegate. (Continua a leggere dopo la foto).
Ed è proprio sulla struttura Don Orione che si mantiene il focus. Le attività hanno avuto inizio proprio quando era necessario supportare l’ospedale di Ponderano dalle quarantene derivate dal Covid. La Don Orione, in tal senso, ha messo in campo energie e personale poi dimostratesi di vitale importanza nella gestione dell’emergenza sanitaria. Controlli che per tale motivo non sono mai venuti a mancare, anche durante il periodo estivo. (Continua a leggere dopo la foto).
Ma si apprende che proprio a partire dallo scorso mese, sono stati registrati in arrivo undici migranti positivi al Coronavirus dall’ex hotel Colibrì. Il Don Orione si è così trasformato in un centro di accoglienza, ma non senza il timore e le perplessità di molti. Ad oggi la struttura stima 11 persone risultate positive, ovvero un pakistano e 10 richiedenti asilo. Un evento che va immediatamente collegandosi al 27 settembre quando è sopraggiunta la conferma della positività di un operatore. (Continua a leggere dopo le foto).
Dopo la comunicazione ufficiale indetta dalla Asl, è stato indetto un nuovo ciclo di tamponi a tappeto, che ha permesso di registrare prontamente la rete dei contagi innescata da allora. Un totale di 46 positivi, quindi, su 66 tra operatori e ospiti. Cifre che non permettono in alcun modo di prendere sotto gamba la situazione e che ripopolano di timori l’intero Paese, senza alcuna distinzione da Nord e Sud.
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