Covid, la nuova circolare del ministero. Cosa succede a chi contrae il virus, cambiano le regole. Si accorciano i tempi isolamento, questa la decisione presa dal ministero della Salute alla luce delle nuove modalità per gestire i casi di positività. Resta però l’obbligo di aspettare il test negativo per uscire, ma solo per alcune categorie.
Covid, nuova circolare del ministero per chi contrae il virus. Per alcune categorie, come immunodepressi, personale sanitario e chi proviene dalla Cina, resta l’obbligo di attendere il risultato negativo del test prima di poter uscire dall’isolamento, mentre si accorciano le tempistiche previste per l’isolamento per “coloro che comunque non presentano sintomi da almeno due giorni” solo cinque giorni, anche in assenza di tampone negativo.
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Covid, nuova circolare del ministero. Cosa succede oggi a chi contrae il virus
Questa la decisione del ministero della Salute che ha provveduto ad emanare la nuova circolare. Dunque l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi e questo “a prescindere dall’effettuazione del test antigienico o molecolare”. Stando alla nuova circolare, dunque, per gli asintomatici non occorrerà più il tampone negativo per poter uscire dall’isolamento.
Orazio Schillaci dopo la nomina aveva affermato nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere che “In Italia c’è un eccesso di tamponi. Nel Regno Unito e in Spagna, e mi riferisco a due governi all’opposto politicamente, sono già passati a questa fase. Non è una scelta ideologica ma pragmatica”. E ancora: “È chiaro che chi esce dall’isolamento senza la prova diagnostica dovrà avere senso di responsabilità e indossare la mascherina in caso di contatti con persone fragili. Puntiamo sulla persuasione non sugli obblighi”.
E con l’arrivo del nuovo anno, altre varianti covid già note sono state individuate sui tamponi positivi dei passeggeri positivi arrivati dalla Cina all’aeroporto di Fiumicino: “Cominciamo il nuovo anno con una buona notizia. Sono appena arrivati dal nostro laboratorio di Virologia i dati riguardanti i sequenziamenti sui primi tamponi dei cittadini positivi al Covid e provenienti dalla Cina. Confermiamo la presenza di varianti da noi già conosciute e attualmente coperte da farmaci e vaccini. Soprattutto da immunità ibrida”, scrive su Facebook Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma. I test sui passeggeri che arrivano in Italia dalla Cina sono obbligatori in base all’ordinanza del ministero della Salute.