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“Cosa ho fatto dopo averli colpiti…”. Strage Paderno, il gesto da brividi di Riccardo

  • Italia

Resta in carcere il 17enne che ha confessato di aver ucciso i genitori, Angela e Fabio, e il fratellino di 12 anni nella strage di Paderno Dugnano, in provincia di Milano. La gip del tribunale per i minorenni di Milano Laura Margherita Pietrasanta ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per Riccardo Chiarioni. La decisione è arrivata a poche ore dall’interrogatorio di convalida dell’arresto.

Per la giudice il carcere è “l’unica misura possibile” vista la gravità del fatto e ha confermato l’impianto accusatorio. Resta in piedi anche l’aggravante della premeditazione ancorata alla confessione resa dal minore, il quale ai pm ha confessato di aver pensato da un po’ all’ipotesi di uccidere la famiglia per liberarsi da un senso di “malessere personale”.

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Omicidio Paderno, nuovi dettagli da Riccardo


Omicidio Paderno, nuovi dettagli da Riccardo

“Per le specifiche modalità e circostanze del fatto e per la personalità della persona sottoposta alle indagini, sussiste il concreto e attuale pericolo che questa possa reiterare, se lasciata libera, analoghe condotte” si legge nel provvedimento. “Le modalità della condotta si ritengono infatti indicative della pericolosità sociale dell’indagato e dell’incapacità dello stesso di controllare i propri impulsi”.

Omicidio Paderno, nuovi dettagli da Riccardo

Per la gip, il minore “dopo aver elaborato il proposito criminoso e averlo mantenuto fermo nel tempo, ha posto in essere, con singolare ferocia e accanimento nei confronti delle vittime (desumibile dal numero dei fendenti inferti), un triplice omicidio. La preordinazione dei mezzi, la ripetizione dei colpi unitamente alla particolare condizione emotiva del giovane e alla sua propensione a cambiare e ‘aggiustare’ la versione dei fatti inducono poi a ritenere concreto e attuale il pericolo di recidiva” si evidenzia.

Sui momenti del triplice omicidio emergono nuovi e agghiaccianti dettagli. “Loro sicuramente mi hanno parlato chiedendomi cosa fosse successo e perché avessi l’arma in mano. Io però non ricordo se li ho colpiti anche in camera loro”, ha spiegaro Riccardo, come emerge dalle parole del 17enne contenute nell’ordinanza di custodia cautelare. “I miei genitori sono stati svegliati dalle urla di mio fratello”, ha detto ancora, svelando l’agghiacciante dettaglio su quello che ha fatto dopo aver ucciso padre, madre e fratellino. Riccardo ha detto di aver poi chiuso gli occhi ai familiari “forse per pietà”.


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