Morte di Papa Francesco, l’intervento di Matteo Bassetti. Il direttore del reparto di Malattie infettive presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova ha offerto un’analisi dettagliata sulle possibili cause della morte di papa Francesco, intervenendo all’Adnkronos Salute.
Il bollettino medico diffuso lunedì dalla Santa Sede ha indicato come cause del decesso un “ictus cerebrale, coma, collasso cardiocircolatorio irreversibile”. Bassetti, però, ha voluto approfondire ulteriormente il quadro clinico. Secondo Bassetti, è necessario chiarire che l’ictus che ha colpito il pontefice sarebbe direttamente collegato all’infezione respiratoria di cui soffriva, già complicata da un quadro clinico preesistente.
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Le dichiarazioni di Matteo Bassetti sulla morte di Papa Francesco
“L’ictus che ha colpito il Papa – ha spiegato Matteo Bassetti – è strettamente correlato alla sua infezione respiratoria, complessa e a un quadro di comorbidità. Mi dispiace essere in disaccordo con alcuni colleghi che non hanno ricordato il legame tra le infezioni e l’ictus: diversi lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali come ‘Stroke’, dicono che chi ha avuto o ha in corso una infezione rischia 5 volte di più di avere un ictus”, afferma il medico.

Bassetti sottolinea inoltre la difficoltà di confermare con certezza l’esatta causa dell’evento neurologico in assenza di un’autopsia, che presumibilmente non verrà effettuata. “Su quello che ha colpito il Papa, e nessuno può provarlo se non con una autopsia che non faranno, possiamo dire che ha avuto una patologia ictale”, cioè una condizione neurologica in cui un’area cerebrale non riceve più il necessario apporto di sangue e ossigeno, portando alla compromissione del tessuto cerebrale.


Una condizione che il medico ritiene “molto probabilmente correlata all’infezione polimicrobica ai polmoni che aveva colpito il Santo Padre”. Bassetti aggiunge poi: “Proprio l’infezione del Papa aveva anche una carica fungina e l’aspergillus ha una capacità distruttiva dei vasi, anche cerebrali, con un potere angiogenetico, ovvero si creano nuovi vasi che poi si rompono, molto alta”. In conclusione, l’infettivologo ribadisce: “Facciamo chiarezza io da medico, con tutto quello che ha passato il Pontefice, dico che la sua morte è strettamente correlata all’infezione respiratoria che l’ha colpito”.
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