Coronavirus, il governo ha disposto la chiusura immediata di scuole e università in tutta Italia a partire da giovedì 5 marzo fino a metà mese. Ora è ufficiale, ma dopo una prima fuga di notizie, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina aveva frenato rimandato la decisione definitiva al pomeriggio di mercoledì, 4 marzo.
“Nessuna decisione sulla chiusura delle scuole è stata presa, abbiamo chiesto un approfondimento al comitato tecnico-scientifico. la decisione arriverà nelle prossime ore”, aveva chiarito il ministro con i cronisti davanti Palazzo Chigi. Poi il provvedimento è stato ufficializzato nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa del Presidente Conte: le attività didattiche sono chiuse fino alla metà del mese. (Continua dopo la foto)
Il governo, per la decisione di chiudere scuole e università si è affidato al parere della commissione scientifica che già ieri aveva consigliato la chiusura per un mese degli eventi sportivi in tutto il Paese e a quello del ministero della Salute di Roberto Speranza, che non aveva fatto mistero di essere favorevole alla chiusura. (Continua dopo la foto)
“In queste ore c’è stata una valutazione in corso sulla possibilità di chiudere o meno scuole. Per il governo non è stata decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico-scientifico e abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere attività didattiche al di là della zona rossa a partire da domani fino al 15 marzo”, ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte. (Continua dopo la foto)
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Quello di mercoledì mattina “non era formalmente un Cdm, ma ho riunito tutti per un aggiornamento e ho richiesto la presenza del presidente dell’Iss, Brusaferro, che ci ha aiutato, insieme al ministro Speranza, a valutare la situazione attuale epidemiologica, l’andamento dei contagi. Valutazioni dei tecnici che ci sono servite, anche ai ministri, per un aggiornamento a 360 gradi sulla situazione emergenziale” ha spiegato Conte. “Vi anticipo, in piena trasparenza, che ampia parte della riunione è stata dedicata alle scuole e all’università. Alla luce degli elementi acquisiti abbiamo ritenuto di disporre, in via prudenziale, la chiusura fino al 15 di questo mese, lasciando valutare agli esperti come sta evolvendo” la diffusione del virus “e le valutazioni finali”.
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