A prendere “il virus oggi sono giovani perché, forse, hanno abbandonato le misure di sicurezza. Sì alla movida, divertirsi è giusto, ma bisogna continuare a seguire le regole” anti-contagio. “Il virus circola poco grazie alle misure adottate e non vedo oggi situazioni di rischio, ma per far sì che la situazione non torni grave, è necessario rispettare il distanziamento, indossare la mascherina e lavare di frequente le mani”. E’ il messaggio, rivolto soprattutto ai giovani, di Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute ospite di CentoCittà su Radio 1. “Abbiamo vinto delle battaglie importanti, non vedo perché dovremmo mollare proprio adesso”, ribadisce.
Il numero dei contagi, anche se “ci sono oscillazioni”, resta stabile intorno ai 200. “Si tratta di persone scoperte positive in seguito a screening e di persone provenienti dall’estero. L’estate ci ha aiutato, il virus resiste poco ai raggi ultravioletti, ma il rischio che possa continuare a infettare esiste. Proteggiamo i più fragili e continuiamo su questa strada”, sottolinea Sileri, secondo cui “dare il bollettino giornaliero dei contagi crea solo paura e panico. Spero che qualcuno mi ascolti, soprattutto la Protezione civile. La vera notizie è che i reparti di terapia intensiva sono praticamente vuoti”. Continua dopo la foto

La Regione Lazio è al lavoro su un’ordinanza per rendere obbligatorio l’uso della mascherina quando si verificano condizioni di assembramenti anche all’aperto. In particolare il provvedimento mira a prevenire nuovi contagi dovuti all’affollamento incontrollato nei luoghi della movida. Più volte l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ha richiamato all’importanza dell’uso della mascherina in determinate situazioni. Continua dopo la foto

“Stiamo cercando di capire quale possa essere lo strumento più adatto contro gli assembramenti e valutiamo possibili soluzioni compreso un provvedimento analogo a quello preso a Capri”, ha detto l’assessore D’Amato intervistato su Rai Radio1. “Abbiamo un problema con la movida – ha aggiunto D’Amato – e lo dobbiamo risolvere considerando che il senso di responsabilità per ora non c’è stato. Bisogna evitare ciò che è accaduto in Catalogna e bisogna prevenire la diffusione del virus”. Continua dopo la foto

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Possibili test a campione per voli da zone a rischioD’Amato ha quindi annunciato che la Regione lazio è al lavoro sull’ipotesi di effettuare test rapidi a campione già in aeroporto su passeggeri provenienti da zone ad alta incidenza virale. “A Fiumicino si registra un numero di voli superiore agli altri scali italiani e per questo ora cerchiamo di privilegiare test rapidi anche a campioni sui voli da zone ad alata incidenza virale – ha detto -. In questa maniera, testando chi proveniva dal Bangladesh, abbiamo rintracciato 240 positivi. Ora abbiamo anche un problema col Pakistan, bisogna coniugare il diritto alla salute col diritto a viaggiare”.
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