Fleximan, la persona che da mesi agiva nella notte abbatteva gli autovelox in provincia di Rovigo, nel Veneto, e poi imitato anche in altre regioni d’Italia, è stato individuato e denunciato dai carabinieri di Adria e dal Nucleo operativo radiomobile. Nei suoi confronti si ipotizza il reato di danneggiamento. Il modus operandi di Fleximan è sempre lo stesso. Agiva facendo un taglio netto con il flessibile del palo che sorregge l’apparecchiatura.
In uno degli ultimi abbattimenti era apparso, per la prima volta un volantino che rivendicava il gesto: “Fleximan sta arrivando”, scritto in stampatello. Come riportano i quotidiani, la casa dell’uomo è stata perquisita e sono stati sequestrati elementi necessari e finalizzati all’indagine. Come detto, nei suoi confronti è ipotizzato il reato di danneggiamento.
Scoperto Fleximan: ecco chi è l’uomo che ha abbattuto gli autovelox in giro per il Veneto
Sono cinque gli episodi che vengono attribuiti all’uomo indagato, tutti in provincia di Rovigo, in Veneto. Si tratta di due danneggiamenti a Bosaro il 19 maggio e il 19 luglio dello scorso anno. Poi a Corbola e a Taglio di Po alla vigilia di Natale e infine a Rosolina, il 3 gennaio scorso, lungo la Statale 309 Romea.
Decisivi all’identificazione alcuni filmati delle telecamere di sorveglianza di zona, grazie alle quali l’uomo è stato denunciato dai carabinieri di Adria e del Nucleo operativo radiomobile, i quali hanno eseguito una perquisizione nella sua abitazione, sequestrando alcuni elementi, attrezzature e oggetti che dovrebbero tornare utili agli investigatori. Il presunto Fleximan è un uomo con precedenti penali di 42 anni, residente in Polesine ma nato a Padova.
Per molti Flemuman era un eroe. A Buguggiate, sotto un contestato autovelox del Varesotto era apparso uno striscione con la scritta: “Fleximan sta arrivando! Varesotti su la testa” e la foto era diventata virale sui social con tantissimi commenti a sostegno dell’uomo. “Questo individuo viene percepito da chi lo emula e santifica come membro del “suo“ gruppo, come un eroe”, aveva spiegato Simona Sacchi, professoressa di Psicologia sociale all’università di Milano-Bicocca al quotidiano Il Giorno.
“Siamo di fronte a un comportamento negativo, immorale e illegale: l’autore, rompendo gli autovelox, sta mettendo in atto un comportamento vandalico. Che, tuttavia, non viene percepito da alcuni gruppi della popolazione come negativo, ma positivo. Quasi da emulare”, aveva spiegato la professoressa.