È morto il giovane accoltellato alla stazione di Calolziocorte. La vicenda è avvenuta intorno alle 14.10 e secondo quanto riporta il quotidiano Prima Merate, sarebbe scaturito al culmine di una lite degenerata in vera e propria aggressione sulla banchina tra i binari due e tre. Le tracce di sangue rimaste sulla banchina della stazione mostrano quanto è stata brutale l’aggressione.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane ferito, un ragazzo di origini straniere, 23 anni, del Burkina Faso, è stato raggiunto da diversi fendenti ad una gamba e anche al torace ed è stato lasciato a terra dai suoi aggressori. Dopo l’allarme lanciato da chi aveva assistito alla terribile scena sono sono arrivati gli operatori del 118 e sull’auto medica e i volontari del soccorso di Calolziocorte sull’ambulanza.
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Accoltellato alla stazione di Calolziocorte, morto il 23enne
Dalla cittadina di Calolzio sono intervenuti anche gli agenti della polizia ferroviaria che dopo aver preso i rilievi e ascoltato i testimoni oculari della terribile aggressione stanno eseguendo le indagini per ricostruire i contorni tutta la vicenda e cercare di individuare i responsabili dell’accoltellamento.
Il ragazzo, 23 anni, nato in Burkina Faso è morto intorno alle 15.30 all’ospedale Manzoni di Lecco dove era stato trasportato con il codice rosso. Il giovane era stato soccorso alla stazione dopo aver ricevuto diverse coltellate ad una gamba e all’addome. Troppo gravi le ferite, i medici non sono riusciti a salvargli la vita. Fondamentali potrebbero essere i filmati di videosorveglianza della zona, già sequestrati dalla polizia che si sta occupando del caso.
Solo pochi giorni fa alla stazione Termini di Roma, un uomo armato di una bottiglia rotta ha aggredito gli agenti della municipale, costretti a estrarre la pistola d’ordinanza. È accaduto lil 21 agosto fra piazza dei Cinquecento e via Enrico De Nicola. La polizia locale di Roma Capitale è intervenuta perché un uomo stava picchiando una donna, la propria compagna e alla vista degli agenti si è scagliato contro di loro utilizzando anche un coccio di vetro ricavato da una bottiglia rotta.