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Ceste, i giudici ‘inchiodano’ il marito: “Ecco come e perché l’ha uccisa”. Ipotesi ergastolo

  • Italia

 

A pochi giorni dalla richiesta di giudizio immediato per Michele Buoninconti, dagli atti arrivano le considerazioni sul profilo criminale del marito di Elena Ceste, la donna scoomparsa e poi ritrovata cadavere a Costigliole d’Asti. Michele “è un assassino, deve essere processato”, scrive il giudice per le indagini preliminari, Giacomo Marson, che ha chiesto il rito immediato, un procedimento che si svolge nei casi in cui le prove contro l’imputato sono evidenti. “Ritenendo la prova di tale reato evidente e l’indagato essendo stato interrogato sui fatti dai quali emerge l’evidenza della prova possino dirsi integrate le condizioni per procedere con rito abbreviato”, si legge nel decreto del Gip pubblicate in esclusiva sul Giallo.

Il settimanale di “nera” rivela anche le modalità del delitto descritte dalla procura di Asti nella richiesta inviata al giudice: “Per celare il delitto appena commesso al fine di assicurarsene l’impunità, occultava il cadavere della donna, gettandolo, nascondendolo sotto fango e arbusti, nel rio Mersa d’Isola d’Asti, dove veniva occasionalmente rinvenuto, ormai scheletrizzato, in data 18 ottobre 2014, da alcuni cantonieri del Comune”.

(continua dopo la foto)


A far ritenere colpevole Buoninconti ci sarebbero, poi, le tante contraddizioni in cui sarebbe caduto durante gli interrogatori e il ritratto, emerso durante le indagini, di un marito geloso fino all’ossessione e di un “padrone”: Elena sarebbe stata vittima di un atteggiamento oppressivo. La donna avrebbe cercato di liberarsi dalla schiavitù del marito, allacciando delle amicizie tramite Facebook, amicizie che, però, hanno finito per scatenare ancora di più la rabbia e la gelosia del Buoninconti.

La situazione, nel suo complesso, permette di sbilanciarsi fino a prevedere l’ergastolo. Ed è per questo che i suoi legali – hanno tempo due settimane – potrebbero suggerirgli di cheidere il rito abbreviato che, in caso di condanna, gli permetterebbe di ottenere uno sconto di pena. 

Elena Ceste, una perizia scagionerebbe il marito Michele: “Ecco perché non l’ha uccisa lui”

 


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