“Ho buttato tutte le mutande che avevo di Dolce e Gabbana, non le regalerò più ai miei fidanzati. Bisogna boicottare i loro prodotti. Hanno costruito un impero sul loro essere gay e adesso tradiscono milioni di consumatori in tutto il mondo che si sono fidati di loro’’. Così Alessandro Cecchi Paone ha commentato la dichiarazione di Dolce&Gabbana sui figli ‘’sintetici’’ delle coppie gay. ‘’Ho iniziato con uno sciopero delle mutande – ha dichiarato il presentatore televisivo – perché erano sono diventate uno status symbol del mondo omosessuale, soppiantando nel tempo quelle di altre marche”. L’affermazione dei due stilisti sulla famiglia tradizionale non è piaciuta, tanto che, sui social network, è impazzato l’hashtag #bohicottdolceegabbana, che in 24 ore è stato “bombardato” da 29mila tweet. Contro i due si sono scagliate anche molte comunità gay e star di tutto il mondo.
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