Un ragazzo di 17 anni è risultato positivo al Coronavirus dopo aver partecipato ad una festa in spiaggia a Catania. Sono almeno 30 le persone risultate a più stretto contatto con il 17enne e che sono state contattate e poi messe in isolamento.
Il ragazzo si è presentato con il padre al pronto soccorso del Policlinico e, dopo il tampone positivo, è stato posto in isolamento nella sua casa insieme a tutta la sua famiglia. Da quel momento sono iniziati frenetici scambi di messaggi tra le famiglie dei ragazzi che erano presenti alla serata. L’azienda sanitaria provinciale ha inoltre invitato tutti coloro che hanno partecipato alla festa, svolta in una delle spiagge più frequentate della città, a mettersi in quarantena. Il problema è che in quella circostanza erano almeno mille le persone presenti e ciò ha provocato una vera psicosi nella cittadina siciliana. (Continua dopo la foto)
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C’è addirittura chi sostiene che quella sera all’Afrobar, locale tra i più noti della spiaggia della Playa, ci fossero non mille bensì duemila persone. I responsabili del locale, inoltre, hanno pubblicato un post su Facebook in cui sostenevano che l’Afrobar avesse sempre rispettato le norme anti-Covid e che “non ci è pervenuto nessun intervento medico”, aggiungendo che per la serata il locale sarebbe stato aperto: “Vi aspettiamo per divertici nel pieno rispetto delle regole”. Il post è stato subito rimosso, ma sono state numerose le critiche ricevute per aver permesso a tanti giovani di entrare senza poter realmente rispettare le norme sul distanziamento. (Continua dopo la foto)
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Per il momento la situazione in Sicilia è sotto controllo, anche se si è registrato un aumento dei casi, 30 quelli nuovi accertati, dei quali la metà a Catania. In realtà 13 di questi 30 casi sono dovuti alla positività di migranti giunti nelle ultime settimane ed ospitati nelle strutture di prima accoglienza di Messina, Caltanissetta, Palermo, Enna e Ragusa. I mesi chiusi in casa, la bella stagione e la voglia di ripartire rappresentano però un cocktail potenzialmente esplosivo, soprattutto in un momento in cui c’è il concreto rischio di una seconda ondata che metterebbe il Paese in ginocchio. (Continua dopo la foto)
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E proprio in queste ore, probabilmente non a caso, il ministro della Salute Roberto Speranza ha lanciato un appello ai giovani per contenere il rischio di contagi: “Ai giovani dico: serve più attenzione. Siete il principale veicolo di contagio”. E ancora: “È vero che l’Italia in questa fase sta meglio degli altri Paesi, ma è pura illusione pensare che, mentre nel resto d’Europa il contagio riparte e già si parla di seconda ondata, noi possiamo restare tranquilli e beati”.
Coronavirus in Italia: l’ultima allarmante notizia riguarda i giovani. Cosa succede