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Caso Roberta Ragusa, svolta clamorosa: l’ex marito Antonio Logli non sarà processato

  • Italia

Quello di oggi è un vero e proprio colpo di scena su un caso tra i più seguiti degli ultimi anni, dalla stampa e dall’opinione pubblica. E proprio quest’ultima sembrava orientata verso la colpevolezza di Antonio Logli, l’ex marito di Roberta Ragusa, scomparsa nel nulla la notte tra il 13 e il 14 febbraio 2012 da casa sua. Il Gup del tribunale di Pisa ha deciso per il non luogo a procedere nei confronti di Logli. Lui è arrivato in auto accompagnato da un conoscente, seduto sul sedile posteriore, sorridente, attorniato dalle telecamere, ed è entrato da un ingresso secondario del tribunale di Pisa per l’udienza preliminare nel processo che lo vede accusato di omicidio volontario e distruzione del cadavere. In questi tre anni non ha mai parlato né accettato di farsi interrogare durante le indagini preliminari. Quello a suo carico è un processo indiziario: mancano infatti prove schiaccianti a conferma dell’accusa, mentre ci sono numerosi testimoni che hanno raccontato a più riprese e con diverse versioni la notte della scomparsa di Roberta Ragusa.

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Sconfitta, dunque, la tesi del pubblico ministero, convinto della sua colpevolezza, al punto che prima dell’inizio dell’udienza ha definito Logli “un bugiardo patentato”. “Logli portava avanti da molti anni una relazione clandestina con un’amante che era una persona intima della moglie e ciò dimostra la sua capacità di simulare e dire menzogne”, ha detto il pm, volendo evidenziare il clima psicologico della vicenda. E ci sarebbe anche un movente economico secondo gli inquirenti, per i quali Logli avrebbe ucciso la moglie per evitare un divorzio costoso. “L’imputato – ha detto ancora il pm – si è tolto di mezzo una persona scomoda nel momento in cui ha capito che una separazione gli avrebbe fatto perdere tutto: la casa coniugale, i soldi, i figli e forse anche il lavoro. È in questo contesto che è maturato l’omicidio e questo è quello che ho spiegato al gup”.

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